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In palio 160mila euro per progetti a impatto sociale

Lanciata la call for ideas #welfarecheimpresa. L'iniziativa è promossa sulla piattaforma IdeaTre60 da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco e Ubi Banca, da Aiccon e Politecnico di Milano arriva il contributo scientifico. I due progetti vincitori (uno al centro-nord e uno al sud) avranno a disposizione gli incubatori PoliHub e Campus Goel

di Antonietta Nembri

“Welfare che impresa!” non è solo il titolo di una call for ideas, ma una «dichiarazione di intenti», come ha sottolineato Anna Puccio, segretario generale di Fondazione italiana Accenture che con Fondazione Bracco e Ubi Banca promuove il concorso sulla piattaforma IdeaTre60. Con l’obiettivo di rilanciare nuovi modelli di welfare mettendo al centro la comunità è stato lanciato il concorso rivolto alle giovani startup sociali – i componenti devono essere per lo più under 35 e se le organizzazioni sono al femminile il limite di età sale a 40 – che sono invitate a presentare progetti innovativi, di forte impatto sociale, capaci di generare sviluppo locale. Come sottolineato in apertura da Fabio Benasso, presidente e Ad di Accenture «attori di natura diversa convergono mettendo a sistema risorse economiche, tecnologia e competenze per accompagnare a realizzazione i migliori progetti con l’obiettivo di creare nuova occupazione sociale, che si è dimostrata solida realtà soprattutto in questo periodo di crisi».

Molti i protagonisti dell’incontro di presentazione del concorso che mette a disposizione 160mila euro e che accanto ai promotori vede il contributo scientifico di Aiccon e Politecnico di Milano – Tiresia e la partecipazione di due incubatori Polihub e Campus Goel. Diversi i settori su cui si potranno misurare i progetti di welfare di comunità che vanno dall’agricoltura sociale ai servizi alla persona, dal turismo sociale al welfare culturale. Paolo Venturi di Aiccon ha ricordato come il bando suggerisca «una ricomposizione dell’economico con il sociale» e sottolineato il bisogno di «progetti in cui una comunità inizi a investire su se stessa» e di come sia necessario il passaggio da «operatori sociale a “imprenditori” sociali». Ha puntato invece sulla necessità di trovare modi e strumenti agili per la “misurazione sociale” Mario Calderini docente di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano per il quale ci troviamo di fronte a un nuovo soggetto imprenditoriale con caratteristiche miste che necessita di accanto a una misurazione economica anche una «misura omogenea sul ritorno sociale».

Il concorso premierà i due migliori progetti che dovranno generare impatto occupazionale, avere una connotazione fortemente tecnologica, essere scalabili, replicabili ed economicamente sostenibili. Fondazione Italiana Accenture e Fondazione Bracco premieranno rispettivamente il miglior progetto del Nord e Centro Italia e quello del Sud con un premio in denaro di 20mila euro. Ubi Banca metterà a disposizione per ciascun vincitore un finanziamento fino a 50mila euro, a tasso 0% e senza garanzie, della linea Ubi Comunità per soggetti non profit, insieme a un Conto Non Profit Online con 36 mesi di canone gratuito. I progetti vincitori si aggiudicheranno inoltre un percorso di incubazione della durata di 4 mesi per l’affiancamento e un ulteriore sviluppo della loro idea progettuale, a cura di PoliHub (per il centro nord) e Campus Goel per il sud.

Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco ha sottolineato da un lato il suo essere una fondazione di impresa che ha iniziato la sua attività nel campo culturale e che ha poi ampliato la sua attività privilegiando in modo particolare le donne e i giovani. Per questo bando, «Fondazione Bracco ha scelto di sostenere l’incubazione della startup del Sud che vincerà questo concorso, proprio per dare il messaggio che anche le aree più svantaggiate del Paese possono ripartire puntando su modelli imprenditoriali positivi», anche per questo la presidente Bracco si è detta lieta che «tra i partner di questo progetto sia entrato anche Campus Goel che ha sede in un territorio non semplice come la Locride in Calabria un’area che però ha anche incubato alcune idee d’impresa di grande interesse, a riprova che se riusciamo a catalizzare le energie positive possiamo generare sviluppo partecipato e condiviso in ogni parte d’Italia». Da parte sua Victor Massiah consigliere delegato di Ubi Banca dopo aver ricordato come la banca abbia «puntato sul Terzo settore» e di considerare «Ubi Comunità una linea di business» anche perché dal 2000 a oggi questo mercato è cresciuto del 30%. «In questi anni che hanno visto un continuo decrescere della presenza pubblica il nostro ruolo di sostegno alle imprese sociali è sensibilmente cresciuto, come testimonia il dato sugli impieghi al Terzo Settore passato dal 2011 dallo 0,74% allo 0,93% degli impieghi totali. Iniziative come questo concorso ci consentono di individuare le migliori idee di imprenditoria sociale per supportarle nella loro nascita e nel loro sviluppo» ha aggiunto Massiah.
Un concorso che, ha sottolineato Gaela Bernini, responsabile dei progetti scientifici e sociali di Fondazione Bracco «vuole essere un attivatore di reti ed energie». Mentre per Vincenzo Linarello presidente del consorzio Goel se da una parte il bando «va a pescare un filone tutt’altro che maturo» dall’altra «il vero fattore di successo sono le persone»

Le startup sociali hanno tempo fino al 2 settembre prossimo per partecipare alla call che oltretutto offre l’opportunità ai partecipanti di acquisire nuove competenze con un percorso formativo per tutti i partecipanti in modalità e-learning. Ai 12 progetti finalisti è riservato inoltre un workshop formativo di due giorni. I due vincitori, infine, uno per il centro-nord e uno per il su godranno infine di un percorso di incubazione di quattro mesi.


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