Sostenibilità sociale e ambientale

Online il portale delle migliori idee green

Lanciata martedì 14 giugno al ministero dell'Ambiente la Piattaforma delle Conoscenze – Buone pratiche per l'ambiente e il clima. Obiettivo: fare in modo che le migliori idee "green" non restino esempi sparsi sul territorio o singoli casi di scuola, ma siano estesi su tutto il territorio nazionale

di Monica Straniero

Gli acquiferi dell’alta pianura vicentina costituiscono da secoli una risorsa strategica per lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali. Tale intenso sfruttamento ha provocato sin dagli anni ’60 un lento e progressivo abbassamento della falda con conseguente riduzione dell’habitat di specie vegetali ed animali. Con il progetto Aquor (http://www.lifeaquor.org/it), concluso ad aprile 2015, la Provincia di Vicenza, anche grazie alla collaborazione di sei partner che si occupano di acqua nel territorio vicentino, è riuscita ad invertire i trend di sfruttamento delle risorse idriche sotterranee e a incrementare il tasso di ricarica idrogeologica degli acquiferi.

Aquor è tra le otto best practices presentate nel corso dell’evento di lancio della Piattaforma delle Conoscenze – Buone pratiche per l’ambiente e il clima (www.pdc.minambiente.it), che si è svolto martedì 14 giugno a Roma, al ministero dell’Ambiente

Il portale punta a dare valore a quei progetti italiani di eccellenza, finanziati dalla Commissione Europea, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, per la gestione dei rifiuti, la tutela della biodiversità e del bene acqua. E ancora, per l’ambiente urbano, l’energia, il suolo e l’uso efficiente delle risorse. Esempi di soluzioni innovative già testate e quindi replicabili a livello nazionale.

Tutto ciò nell’ottica di «migliorare l’efficacia dell’utilizzo dei finanziamenti pubblici e fare in modo che le migliori idee "green" non restino esempi sparsi sul territorio o singoli casi di scuola, ma siano estesi su tutto il territorio nazionale», ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

Entro la fine del 2016 la Piattaforma, che sbarcherà anche sui social network con campagne di comunicazione ad hoc, conterrà 200 buone pratiche, un numero destinato a crescere con l’acquisizione dei progetti che verranno man mano conclusi, fino ad arrivare ad almeno 450 best practices entro la fine dell’attuale periodo di programmazione 2014-2020.

Oltre ad Aquor, tra le buone pratiche per l’ambiente, troviamo Biorem, il progetto promosso dal Centro Nazionale delle Ricerche di Pisa, che fornisce una metodologia innovativa per il restauro e il monitoraggio biochimico dei suoli degradati. Un suolo poco sano si ripercuote su ecosistemi, produzione alimentare, acqua potabile, stock di carbonio e biodiversità. È stato infatti stimato che l’Europa perde in media 2,46 tonnellate di suolo per ettaro ogni anno, soprattutto da terreni più vulnerabili come quelli agricoli (68,3%). «L’aggiunta di sostanze organiche al terreno è in grado di stimolare le attività biologiche del terreno in modo da contrastare fenomeni di desertificazione. Perché se gestito in maniera sostenibile, il suolo svolge anche una funzione essenziale nel processo di mitigazione del cambiamento climatico, diminuendo così le emissioni di gas serra nell’atmosfera», ha precisato il coordinatore del progetto Grazia Masciandaro.

Adottare misure concrete per rendere la città di Bologna più resiliente, meno vulnerabile e più reattiva in caso di alluvioni, siccità e altre conseguenze del mutamento climatico. È questo l’obiettivo del progetto Blu Ap che ha permesso al capoluogo emiliano di far fronte, per fare un esempio, all’allarme siccità scattato la scorsa estate e che ha causato un abbassamento preoccupante delle falde acquifere.

“Pur essendo rinnovabile, l’energia idroelettrica non è sempre innocua ma, trattandosi di una tecnologia sito-specifica, pone anche problemi di impatto ambientale: estetici, di inquinamento elettromagnetico e di sovraccarico sui terreni”. Con queste parole, Giulio Conte di Ambiente Italia, ha presentato il progetto CH2OICE. Si tratta dell'unico marchio europeo di qualità ambientale dell'energia idroelettrica. Gli impianti certificati 'Ch2oice' producono energia rinnovabile e rispettosa degli ecosistemi acquatici.

Il territorio del basso Vercellese è caratterizzato dalla coltivazione intensiva del riso, le cui necessità produttive portano spesso ad una frammentazione del paesaggio, alla deturpazione di siti di elevato valore naturalistico e all’inquinamento dovuto all’utilizzo di sostanze chimiche. La best practice Ecorice, della Provincia di Vercelli, in partenariato con gli Enti di gestione delle aree protette delle zone e dei fiumi circostanti, ha messo in campo interventi di ricostruzione e riqualificazione di habitat naturali, intervenendo, per esempio, con opere di riconversione a bosco di terreni storicamente adibiti a risaia.

L’esempio virtuoso del comune di Bolzano, il progetto Intergreen, è stato concepito per la gestione eco-compatibile del traffico e ridurre allo stesso tempo le emissioni di CO2 dell’80% entro il 2010. Per farlo, ha puntato, tra le altre cose, sulla sensibilizzazione degli automobilisti. “Abbiamo chiesto loro di ridurre gli stop & go delle proprie auto e mantenere un comportamento di guida “soft”, con velocità costanti e accelerazioni e decelerazioni minime”, ha detto il direttore dell’ufficio mobilità del comune, Ivan Moroder.

Nei modelli tradizionali di gestione dei rifiuti, la frazione organica non viene separata dai rifiuti indifferenziati e ne costituisce circa l’80%. Con Now, il progetto dell’organizzazione non profit, Cauto, questa frazione di rifiuti può prolungare il proprio ciclo di vita trasformandosi in donazione a scopo sociale e per alimentazione animale, senza divenire rifiuto.

Infine Paolo Veronesi di Ceramiche Gardenia Orchidea, ha spiegato il progetto WAP-WIR (Wall's Panel Without Resin . «Al fine di ridurre l'inquinamento dell'aria e dell'acqua causata dalla produzione di ceramica, si è proceduto a sostituire le sostanze pericolose utilizzate nella produzione di materiali decorativi da parete con composti di matrice polimerica contenenti pietre naturali, polveri di vetro ed altri materiali nobilitati».


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