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Attività di Patronato: c’è l’ok del Consiglio di Stato

Riconosciuto all'associazione il possesso dei requisiti dopo cinque anni di battaglia legale. «Non avevamo mai dubitato, con i nostri legali, del ricorso e del successivo appello», dichiara il presidente Franco Bettoni

di Redazione

Riconosciuti dal Consiglio di Stato all’Anmil i requisiti per l’attività di patronato. «Non avevamo mai dubitato, con i nostri legali, degli esiti del ricorso e del successivo appello, ma la formale conferma della correttezza delle nostre tesi e del nostro operato rappresentano certamente un importante successo dell’Associazione anche rispetto al ministero del Lavoro, primo destinatario del ricorso proposto» dichiara soddisfatto il presidente di Anmil Franco Bettoni.

Dopo cinque anni di battaglie legali, infatti, l’Anmil si è visto definitivamente riconosciuto da parte del Consiglio di Stato il possesso dei requisiti del proprio Patronato con una sentenza che ha respinto il ricorso in appello di alcuni patronati confermando, in parte con diversa motivazione, la sentenza n. 5653 del 19 giugno 2012 della Sezione III Bis del TAR Lazio che aveva dichiarato “improcedibile” il ricorso dei suddetti Patronati al decreto con il quale il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva disposto il 1° giugno 2010, in via provvisoria, il riconoscimento dell’Istituto di Patronato Anmil.

«La decisione del Consiglio di Stato è per noi uno stimolo ulteriore a continuare il percorso tracciato nella tutela previdenziale e assicurativa non solo nei confronti dei soci Anmil e di quanti sono legati al mondo della disabilità da lavoro, ma anche per tutti quei cittadini che si rivolgono alla nostra associazione al fine di vedere riconosciuti e rendere esigibili diritti costituzionalmente tutelati», spiega il presidente dell’Anmil.

Altrettanto soddisfatto è anche il presidente del Patronato Anmil, Zoello Forni, che afferma: «La continua crescita del nostro Patronato, sia in termini di sedi – oggi presenti anche in molti paesi esteri per supportare i connazionali che vivono fuori del paese – sia in termini di servizi, in anni caratterizzati da incertezze normative, non può che dimostrare sul campo la capacità del nostro Ente e dei nostri operatori di soddisfare quotidianamente, con competenza e professionalità, le esigenze di tutti coloro che si rivolgono a noi”.

In apertura foto di Tim Boyle/Getty Images