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Mcl e Università Cattolica: Sabato si conclude la summer school 2016

"Per un lavoro degno. Educare, condividere, testimoniare”. Il convegno a Milano che questo sabato chiude l'VIII edizione della Summer school del Movimento Cristiano Lavoratori.

di Redazione

Che cosa significa “lavoro degno”? Anzi, ancor prima: ha un senso parlare di dignità del lavoro quando la disoccupazione, specie quella giovanile, ha raggiunto livelli intollerabili? E quali caratteristiche possono contribuire a definire un lavoro ‘degno’?
E’ impegnativo il tema scelto per la Summer School di quest’anno, giunta alla sua VIII edizione.
Un tema sul quale si stanno confrontando, già da mercoledì 22 giugno, cinquanta giovani quadri dirigenti del MCL convenuti, come è ormai consuetudine, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che, insieme al MCL, organizza l’iniziativa di alta formazione.

Quattro giorni di intenso dibattito, che avrà il suo momento clou sabato mattina, quando alle ore 11.00, nella Cripta dell’Aula Magna, si terrà la tavola rotonda conclusiva della manifestazione, aperta a tutti i dirigenti del Movimento: “Per un lavoro degno. Educare, condividere, testimoniare”. Un titolo che chiaramente rievoca e si riallaccia direttamente al messaggio lasciato al Movimento Cristiano Lavoratori nel corso dell’Udienza speciale del 16 gennaio scorso, quando Papa Francesco così si rivolse al popolo MCL.

Alla tavola rotonda di sabato mattina, che sarà coordinata dal giornalista di Avvenire Paolo Viana e che verrà introdotta dal Prof. Evandro Botto, direttore del Centro di Ateneo per la Dottrina Sociale della Chiesa, parteciperanno il Prof. Lorenzo Ornaghi, Presidente di Aseri, il Prof. Giancarlo Rovati, direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, e il Presidente Nazionale del MCL, Carlo Costalli. Interverrà Mons. Fabiano Longoni, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei.

«L'educazione è lavoro, e il lavoro è educazione», ha commentato il Presidente Costalli presentando l’iniziativa. «Perché l’educazione muove dal riconoscimento del valore inestimabile di ogni persona». Su questo solco, ha continuato il presidente del MCL, «leggiamo la parola ‘condivisione’ come voglia di mettere ‘in comune’, di farsi comunità per salvaguardare la libertà e la dignità delle persone. E ‘testimonianza’ come dono per una società priva e sterile di altruismo, ricca di egoismo a volte sfrenato. Senza mettere in pratica questi aurei insegnamenti non avremo mai un lavoro veramente ‘degno’ dell’Uomo», ha concluso Costalli.