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Famiglia & Minori

Vi fermereste per aiutare questa bambina?

I bambini sono tutti uguali? Un video dell’Unicef dimostra il comportamento diverso degli adulti, davanti alla stessa bambina, a seconda dei vestiti che indossa

di Ottavia Spaggiari

Vi fermereste se incontraste una bimba da sola per strada? Dipende. Se pensate che i bambini sono tutti uguali, allora questo esperimento vi farà cambiare idea. Anano ha 6 anni ed è la protagonista del video realizzato da Unicef in occasione della presentazione del report sullo stato dell’infanzia nel mondo.

In un esperimento che ricorda la storia del Principe e il povero, il video mette a confronto le reazioni dei passanti, davanti alla bimba, lasciata sola per strada, vestita dapprima con abiti puliti ed eleganti e, in un secondo momento, con abiti sdruciti e sporchi.

Se davanti alla versione più ben vestita di Anano, i passanti, neanche a dirlo, si fermano per offrire aiuto alla piccola, la bimba viene invece ignorata e addirittura allontanata, quando sembra più trasandata. Se i bambini, dovrebbero essere effettivamente tutti uguali, a rendere qualcuno meno uguale degli altri, sono gli sguardi di noi adulti, insomma.

Dai sottotitoli si legge che il video è stato interrotto, perché, davanti alle reazioni degli adulti, la piccola attrice è rimasta troppo turbata.

“Per via della fuliggine che avevo in faccia e dei vestiti sporchi, mi hanno detto di andare via.” Racconta Anano. Terribile, eppure, niente di nuovo sotto il sole, afferma Unicef: “Ogni giorno milioni di bambini che vivono in povertà sono ignorati, respinti e privati degli strumenti che permettano loro di crescere .”

I bambini costituiscono la metà dei 900 milioni di persone che vivono con meno di 1.90$ al giorno. Secondo il rapporto Unicef, se non verranno implementate politiche pubbliche e programmi di investimento per offrire opportunità ai bambini nelle condizioni di maggiore indigenza, entro il 2030, saranno 167 milioni i minori costretti a vivere in estrema povertà e 60 milioni i bambini in età scolare a non avere accesso all’istruzione primaria.


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