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Cooperazione & Relazioni internazionali

Perché l’Italia dovrebbe guardare a Londra

Mentre lo scostamento retributivo tra uomo e donna a parità di funzione in Italia non accenna a diminuire, il primo cittadino inglese Sadiq Khan, trova inaccettabili queste differenze tra i due sessi. Così parte proprio dalla City Hall, sede del municipio, e ribalta le cose: «Ho promesso di essere un femminista fiero della City Hall. Gli stipendi devono essere uguali»

di Anna Spena

Gap di genere? L’Italia dovrebbe guardare a Londra. Infatti mentre nel Bel Paese il gap di genere, ovvero lo scostamento retributivo tra uomo e donna a parità di funzione e livello di inquadramento, non accenna a diminuire, il primo cittadino della metropoli britannica, Sadiq Khan, ha annunciato pubblicamente che nella City Hall, la sede della Greater London Authority (GLA) che include il munucipio di Londra e la London Assembly, le cose stanno prenderanno una piega nuova…

«Ho promesso di essere un femminista fiero della City Hall», dice Sadin Khan. «C’è un divario retributivo inaccettabile tra uomini e donne in questo municipio. E ci sono anche troppe poche donne a ricoprire ruoli di alto livello. Sono più che determinato ad affrontare tutto ciò e per questo motivo ho incaricato i miei funzionari di realizzare un piano per risolvere la questione. Se sarà necessario chiamerò esperti esterni al Municipio».

Dopo una verifica completa rispetto alle retribuzioni di tutti gli impiegati della City Hall si è dimostrato che le donne, impegnate a tempo pieno, percepiscono una retribuzione media di 21.40 sterline all’ora. I colleghi uomini, invece, in media ne guadagnano 22,44. Stando a questi dati il divario salariale si attesta intorno al 4,6%.

Per quanto riguarda invece il dato italiano la differenza varia tra un picco massimo del 12,7% per gli operai ad un minimo del 7,2% per i quadri. Ma dal2014 ad oggi nella categoria di quadri e dirigenti il divario è aumentato di due punti percentuali


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