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Trisome Games: le olimpiadi con un cromosoma in più

Al via a Firenze la prima edizione dei giochi dedicati agli atleti con sindrome di Down: dal 15 al 22 luglio il capoluogo toscano ospiterà i campioni di 35 nazioni di cinque continenti che si contenderanno le medaglie in nove discipline. L'evento si ripeterà ogni quattro anni in corrispondenza delle Paralimpiadi

di Antonietta Nembri

Si sta per alzare il sipario su una prima edizione delle olimpiadi per gli atleti Down i “Trisome Games” che prendono il via venerdì 15 luglio a Firenze, con l’arrivo delle delegazioni ufficiali, e che fino al venerdì successivo vedranno gli atleti di 36 nazioni dei cinque continenti competere in nove discipline – dall’atletica leggera al nuoto, dalla ginnastica ritmica e artistica al tennis tavolo e poi calcio a 5, judo, sincro e tennis – per aggiudicarsi una medaglia e inseguire un record. Tra atleti e tecnici saranno un migliaio le persone coinvolte da questo evento che dopo la prima edizione di Firenze si ripeterà ogni quattro anni in corrispondenza dei Giochi paralimpici.
Una prima mondiale dell’evento dedicato ad atleti con sindrome di Down che ha scelto l’Italia e Firenze per il suo esordio. «Un momento importante per il nostro Paese e per la sua cultura sportiva» lo a definito Luca Pancalli, presidente del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) in occasione della presentazione dei Trisome Games. «Per la prima volta nella storia si svolge un evento multidisciplinare dedicato esclusivamente ad atleti con sindrome di Down e si terrà in Italia» ha proseguito il presidente del Cip. «Questo è un motivo di vanto, ed è per questo che mi sento di ringraziare chi ha permesso di ospitare questo straordinario evento e chi materialmente sta lavorando per garantire il migliore successo organizzativo».


Nel capoluogo toscano a fare da cornice alle competizioni del Trisome Games il Campo di Marte, le gare si svolgeranno tra lo “Stadio Ridolfi” per l’atletica leggera, “Piscina Costoli” per il nuoto e il nuoto sincronizzato, la Palestra Sorgane sarà teatro delle gare di ginnastica, la Palestra Generale Barbasetti per il futsal, Affrico per judo, tennis e tennis tavolo. Il “Trisome Village” è allestito nell’area della Firenze Marathon nei pressi dello stadio Ridolfi con l’obiettivo di farne il punto nevralgico in cui culture differenti entreranno in contatto per dar vita a una festa dello sport mondiale. Alla base di questa iniziativa un’idea, come ha spiegato il presidente di Cip Toscana Massimo Porciani, ex campione di tennis in carrozzina «nelle competizioni aperte alla disabilità intellettiva, le persone con trisomia 21 non hano le stesse possibilità fisiche per esempio, di un atleta autistico», neppure in caso di sport praticato a livello agonistico.

A volere fortemente questo evento sportivo inedito la Sport Union for athletes with Down syndrome (l’organismo internazionale che sovraintende lo sport per atleti con sindrome di Down) e la Fidsr (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale). «Lo sport competitivo per gli atleti down è una conquista recente, frutto più che di uno sviluppo tecnico e di un nuovo approccio culturale in cui l’Italia ha recitato e reciterà un ruolo fondamentale» ha ricordato il presidente Fidsr, Marco Borzacchini che durante la presentazione dell’evento ha voluto anche sottolineare la scelta della portabandiera della rappresentanza italiana, Maria Bresciani «49 titoli tra mondiali ed europei e nove record ci hanno spinto a scegliere lei per questo ruolo importante».
«Mi aspetto di vincere tanti titoli» è la promessa della portabandiera nonché campionessa di nuoto (nella foto in apertura durante una gara).

La nazionale italiana con i suoi 86 atleti è la più rappresentata (in basso il video di presentazione della nazionale azzurra) e in occasione della presentazione dell’evento alcuni degli atleti azzurri hanno assicurato il massimo impegno come il nuotatore Paolo Alfredo Manauzzi «Mi sento di battere tutti soprattutto nel delfino, specialità in cui sono campione del mondo». Ma anche fuori dall’acqua i campioni italiani promettono di eccellere come Nicole Orlando, campionessa di atletica che confessa «A Firenze voglio fare molto bene e dimostrare che non mollo mai perché noi atleti con sindrome di Down abbiamo veramente una marcia in più».

Fondamentale – viene sottolineato dagli organizzatori – anche il contributo del Coni, attraverso il Comitato Regionale Toscana. La Regione Toscana, il Comune e la Città Metropolitana di Firenze, partner essenziali nella riuscita della manifestazione, al pari del Firenze Convention Bureau, del Crid e dello Stato maggiore della Difesa, che si occuperanno di tutti gli aspetti logistici e non, legati all’evento sportivo.

La cerimonia di apertura, fissata per il 16 luglio a partire dalle ore 18 in Piazza della Signoria (il corteo delle nazioni si radunerà davanti Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza Duomo e sfilerà lungo Via Calzaioli per arrivare nella più importante piazza fiorentina) precederà l’inizio ufficiale delle competizioni sportive previste nei giorni 17,18, 20 e 21 luglio. Il martedì 19, al Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, è previsto un importante momento di formazione e aggiornamento con il “World Scientific Congress on Down Syndrome”, congresso internazionale nel quale si affronteranno tematiche relative alla specifica disabilità. Tra i relatori si segnala anche la presenza del presidente nazionale di Anffas, Roberto Speziale, che interverrà sul tema dell'Autorappresentanza delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

In una nota la Fidsr sottolinea l’importanza della copertura di Rai Sport, che seguirà la manifestazione quotidianamente con ampi aggiornamenti; mentre le telecamere di Fisdir Tv riprenderanno i momenti sportivi salienti.


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