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Pony della Solidarietà contro la solitudine estiva

Sono una ventina i volontari di Osf che dal 28 luglio al 4 settembre collaboreranno al piano anticaldo del Comune di Milano e porteranno i pasti caldi al domicilio delle persone impossibilitate a uscire di casa. Un'occasione di incontro con anziani soli nella calda estate milanese

di Antonietta Nembri

Per chi vive da solo o in una situazione di fragilità dovuta a diversi fattori l’estate rischia di essere il periodo più difficile. A complicare la situazione accanto al caldo e all’afa che a Milano non mancano, la chiusura di alcuni servizi. Ma è proprio nel mese di agosto che da alcuni anni vengono messo in campo degli interventi di sollievo della solitudine come il Piano Anticaldo del Comune di Milano. Anche quest’anno tra i volontari che collaboreranno con l’amministrazione, vi sono una ventina di persone che fanno capo all’area sociale di Opera San Francesco.

Dal 28 luglio al 4 settembre, gli equipaggi di Osf porteranno un pasto alle persone sole impossibilitate a uscire di casa e che proprio in questo periodo non possono contare sull’aiuto di familiari e vicini di casa. A segnalare i casi i Servizi sociali del Comune. I volontari di Osf si occuperanno per lo più di uomini e donne che vivono nelle Zone 3 e 4 di Milano.

Giovanni Brioschi, 59 milanese, è uno dei volontari che si attiveranno in questo servizio: dal lunedì al sabato tra le ore 11 e le 14, consegnerà un pasto caldo completo predisposto dalla mensa di Opera San Francesco, tenendo conto di eventuali esigenze specifiche di dieta di ciascuna persona. Per la domenica è previsto un pasto freddo che verrà consegnato nella giornata di sabato.
«Per me è il quarto anno come volontario in questa iniziativa» racconta Giovanni con un passato di 38 anni in Croce Bianca. Quattro anni come Pony della solidarietà (questo il nome dato al servizio di consegna pasti estivo) e da due volontario in Osf «Dopo le prime due estati ho fatto domanda per diventare volontario in Opera San Francesco e dal 2014 sono al centro raccolta di via Vallazze», continua.

Ma chi sono le persone che ha incontrato in questi anni?
«C’è un po’ di tutto: dall’anziano solo al disabile, a volte incontriamo situazioni particolari. Quando iniziamo il nostro servizio non le conosciamo, è soltanto quando entriamo nelle case che ci rendiamo conto. Purtroppo non possiamo fermarci troppo troppo a lungo perché abbiamo in media una quindicina di consegne da fare e dobbiamo completare il giro entro le 14, ma un minimo rapporto lo instauriamo e soprattutto – precisa Giovanni Brioschi – riusciamo a vedere se la persona sta bene o ha bisogno di ulteriori supporti».

Per le cinque settimane tra luglio e settembre un volontario di Osf organizzerà il servizio comunicando intorno alle ore 10 alla mensa il numero e il tipo di pasti necessari. Dalle ore 11 due volontari (l’equipaggio della vettura) ritireranno i contenitori termici con il pasto, la frutta e l’acqua partiranno alla volta delle case delle persone da aiutare. «In caso insorgessero problemi, in sede resta sempre il coordinatore che si interfaccia con i servizi sociali».