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Cooperazione & Relazioni internazionali

Bonino: “Ci siamo abituati ai morti nel Mediterraneo, non sappiamo più reagire”

Nel volgere di pochi giorni l'Europa si è ritrovata «sempre più dipendente dalla Turchia. L'arma più potente che Erdogan ha rivolta verso di noi è rappresentata dai 2milioni e 700mila rifugiati "custoditi" in Turchia». Lo afferma l'ex commissario europeo

di Marco Dotti

«Non so se Erdogan da questa vicenda ne esca più forte o più debole. Certamente ne esce molto più autoritario». In un'intervista pubblicata oggi dall'Unità, l'ex commissario europeo Emma Bonino è chiara: se Erdogan è più autoritario, l'Europa è sempre più dipendente dal cono d'ombra della Turchia. L'Europa, dichiara Bonino a Umberto de Giovannangeli, dipende dalla Turchia ben più di quanto la Turchia dipenda dall'Europa. La questione dei migranti e dei rifugiati rischia dunque di incrinare anche il piano su cui tensioni, rapporti, relazioni si andranno concretamente articolando nei prossimi mesi: «l'arma più potente che Erdogan ha rivolta verso l'Europa è rappresentata da 2milioni e 700mila rifugiati "custoditi" in Turchia».

Dall'inizio dell'anno, sono 2977 le persone che hanno trovato la morte in mare. Lo rivelano i dati presentari poche ore fa a Ginevra dall'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim). Ma il dato di realtà ci induce a supporre che siamo almeno 5-6 volte di più.

Non solo, Emma Bonino rileva come «ci siamo consegnati alla Turchia per risolvere i problemi che avremmo potuto e dovuto affrontare noi e questa dipendenza è destinata a crescere. Noi stessi ci siamo abituati ai morti nel Mediterraneo». E forse questo è il fatto più grave e preoccupante.


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