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Paralimpiadi 2016? Gli atleti russi sono fuori dai giochi

La Russia è fuori dalle paralimpiadi, esclusa dal Comitato Paralimpico Internazionale (Ipc) dopo la dimostrazione che il sistema di doping promosso dallo Stato ha riguardato anche atleti paralimpici. «Penso che il governo russo ha lasciato catastroficamente sprofondare i suoi sportivi paralimpici», ha dichiarato Philip Craven presidente dell’Ipc

di Redazione

Saranno undici i giorni di gare paralimpiche previste dal 7 al 18 settembre a Rio de Janeiro. 21 impianti di gara, 528 titoli in palio che saranno contesi da oltre 4mila atleti, 94 gli italiani, di 175 nazioni.

Ma arriva la decisione durissima del Comitato internazionale paralimpico, che esclude tutti i 267 atleti russi che avrebbero dovuto gareggiare nel prossimo settembre. È stato presentato il ricorso, ma già si studia come riassegnare i posti rimasti vuoti.

La Russia è quindi fuori dai giochi dopo la dimostrazione che il sistema di doping promosso dallo Stato ha riguardato anche atleti paralimpici. Dal canto suo la Russia parla di scelta politica: «La decisione di escludere tutta la squadra paralimpica russa colpisce per la sua viltà e disumanità, è un tradimento molto grave degli standard universali dei diritti umani che costituiscono la base del mondo moderno», ha detto Maria Zakharova a nome del ministero degli Esteri russo.

Le Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 saranno la quindicesima edizione dei Giochi riservati ad atleti con disabilità e la Russia è stata esclusa dopo il risultato dell’inchiesta della Wada, Agenzia Mondiale Antidoping.

Dopo aver analizzato il report della Wada e condotto un approfondimento con il professor McLaren, il verdetto è stato unanime: «Il comitato russo al momento è incapace di attenersi alle normative antidoping internazionali, che rappresentano il requisito fondamentale per ogni Federazione e Comitato. Questo significa che la Russia viene sospesa con effetto immediato e perde ogni diritto di partecipare alle Paralimpiadi”, si legge nel comunicato ufficiale.

«Penso che il governo russo ha lasciato catastroficamente sprofondare i suoi sportivi paralimpici: le loro medaglie svuotate da ogni morale mi disgustano, la loro sete di gloria a tutti i costi ha gravemente danneggiato l'integrità e l'immagine di tutti gli sport» ha dichiarato Philip Craven presidente dell’Ipc.

«La corruzione completa del sistema anti-doping è contrario alle norme e colpisce al cuore stesso lo spirito dello sport paralimpico: esso costituisce un palese disprezzo per la salute e il benessere degli atleti e, molto semplicemente, non ha spazio nello sport paralimpico».


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