Media, Arte, Cultura

Roma, una rassegna di 12 film per raccontare la diversità

Ha aperto ieri, otto agosto, la rassegna “Cinema e diversità”, organizzata nell’ambito della ventiduesima edizione de L’Isola del Cinema, il festival estivo che dal 1995 a oggi ha accolto oltre sei milioni di spettatori sull’isola Tiberina a Roma. Dodici film per ragionare e riflettere sulla diversità, troppe volte vista come minaccia, una barriera che si interpone tra noi e gli altri e ci impedisce di entrare in relazione

di Monica Straniero

Tratto da libro di Gaia Rayneri, Pulce non c’è è una storia vera che racconta le vicissitudini di Margherita, una bambina, autistica di nove anni, soprannominata Pulce, che beve solo tamarindo e ascolta musica classica. Non parla, “ma non significa che non abbia niente da dire”. Mentre la famiglia fa di tutto per dare a Margherita il sostegno di cui necessita, il film svela l’indifferenza e l’inadeguatezza delle istituzioni che considerano la bambina semplicemente un caso clinico.

Il film del regista Giuseppe Bonito ha aperto ieri 8 agosto la rassegna “Cinema e diversità”, organizzata nell’ambito della ventiduesima edizione de L’Isola del Cinema, il festival estivo che dal 1995 a oggi ha accolto oltre sei milioni di spettatori sull’isola Tiberina a Roma. Dodici film per ragionare e riflettere sulla diversità, troppe volte vista come minaccia, una barriera che si interpone tra noi e gli altri e ci impedisce di entrare in relazione. “Spesso, raccontare di diversità al cinema, può essere caratterizzato da pietistico buonismo o da retorica”, raccontano gli organizzatori. “La rassegna ha invece l’obiettivo di facilitare il dialogo, ridurre i pregiudizi e dimostrare che le differenze possono rappresentare una risorsa”.

Così domani 10 agosto sarà la volta di Un sapore di ruggine e ossa, film diretto da Jacques Audiard basato sulla raccolta di racconti “Ruggine e ossa” di Craig Davidson che narra dell’imprevedibile incontro tra l'addestratrice di orche Stephanie improvvisamente costretta sulla sedia a rotelle in seguito ad un tragico incidente e il giovane Ali che si arrangia con piccoli lavori e arrotonda con combattimenti clandestini. Molto presto Stephanie capirà che la diversità sta solo negli occhi di chi ti guarda, non di chi la vive e di chi la condivide con te.

La commovente pellicola ispirata alla storia vera di Philippe Pozzo di Borgo, Quasi amici diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano ed interpretata da François Cluzet e Omar Sy è in programma il 15 agosto. Il film celebra la nascita di un’amicizia autentica tra due persone che vivono due mondi agli antipodi. Quella tra il ricchissimo e colto Philippe, divenuto paraplegico a seguito di un incidente di parapendio ma che rifiuta ogni forma di pietismo, e Driss, senegalese di origine, cresciuto in una banlieue tra spacciatori e delinquenti.

Di disturbi emotivi si parla invece in Improvvisamente l’estate scorsa, film programmato il 16 agosto diretto da Joseph L. Mankiewicz, tratto dall'omonima pièce teatrale di Tennessee Williams ed interpretato da Elizabeth Taylor. Un atto d’accusa contro una società cinica che costringe l'individuo in una gabbia di perbenismo.

Il 17 agosto sarà proiettato Qualcuno volò sul nido del cuculo vincitore di cinque Premi Oscar e tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey che scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Il film racconta la vita dei pazienti nel manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Mentre il disturbo di personalità borderline è il tema del film Ragazze interrotte con Winona Ryder e Angelina Jolie, in programma il 18 agosto.

Tra i tanti casi di violazione dei diritti umani, uno in cui i perché rimangono senza risposta è la morte di Francesco Mastrogiovanni. Il documentario 87 ore di Costanza Quatriglio, che sarà proiettato il 29 agosto, cerca di fare luce sul tragico destino del maestro elementare lasciato morire sul letto di un ospedale psichiatrico, il 4 agosto 2009. Le immagini mostrano impietosamente lo stato di abbandono di una struttura dello stato, i corridoi vuoti, i gesti indifferenti del personale sanitario di fronte ad un uomo che legato polsi e caviglie al letto, completamente nudo e senza cibo né acqua, urla e piange di disperazione.

Infine, gli ultimi tre appuntamenti dei primi giorni di settembre saranno: L’enigma di Kaspar Hauser di Werner Herzog, il 1 settembre, la storia di un ragazzo affetto da disturbi comportamentali che finì prima in carcere e poi esposto come fenomeno da baraccone nelle piazze e nelle fiere. Sulle mie labbra diretto da Jacques Audiard, in programma il 2 settembre, racconta invece la storia d’amore tra Carla, una donna sorda fin dalla nascita che riesce a sentire unicamente grazie a una protesi uditiva, e un ex carcerato in riabilitazione.

Infine a chiudere la rassegna, il 3 settembre, il giardiniere infantile, scambiato per un grande uomo d’affari, che forse arriverà alla presidenza degli USA di Oltre il giardino il film del 1979 di Hal Ashby, che ci costringe a riflettere sulle ragioni per le quali un disabile ci inquieta.


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