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I miei primi 90 giorni da Garante per l’Infanzia

Mentre il ministro Costa annuncia per il 13 settembre la presentazione di un Testo Unico per la Famiglia, Filomena Albano fa il punto sui suoi primi 90 giorni da Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza: «Una sfida che a tratti sembra impossibile, considerando l’esiguo gruppo di persone e mezzi di cui dispongo. Eppure una sfida professionale e umana entusiasmante»

di Filomena Albano

Ho assunto la titolarità dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza da circa tre mesi e sono stati giorni di intenso lavoro: di ascolto, innanzitutto, perché i soggetti che a diverso titolo si occupano dei diritti delle persone di minore età sono molti. Tante realtà che fanno capo ad istituzioni, ad associazioni e ad ordini professionali, anche molto diversi fra loro. Tutte realtà impegnate a costruire risposte avendo a cuore bambini e adolescenti. Ciò da una parte ha richiesto un’intensa attività di indagine, non certo esaurita, sullo stato degli interventi a favore di bambini e ragazzi, dall’altra ha permesso di mettere in luce un primo importante punto, cioè la necessità di costruire una rete per dare la giusta forza all’impegno collettivo.

Per questo, tra i primi impegni, ho voluto convocare la Conferenza nazionale di garanzia dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza, composta dai Garanti regionali e delle Provincie autonome, al fine di avviare con loro un confronto sui temi più rilevanti di comune interesse. E anche per questo, sin dall’inizio, ho espresso la necessità di individuare la figura del Garante in ogni Regione italiana. Continuerò a farlo, perché alcune Regioni mancano ancora all’appello (è vacante in Toscana e Molise, manca nelle regioni Sicilia, Sardegna e Piemonte, e in Abruzzo e Valle d’Aosta manca del tutto una legge istitutiva del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza).

Successivamente, mi sono attivata per ricostituire la Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni preposte alla promozione e alla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un organismo permanente di consultazione dell’Autorità che raccoglie i soggetti maggiormente rappresentativi impegnati in attività dedicate a bambini e adolescenti. Inoltre, ho cominciato ad incontrare tutti i soggetti istituzionali competenti – a diverso titolo e su diversi fronti – in materia di politiche e interventi rivolti alle persone di minore età.

Sono stata chiamata ad esprimere il mio parere in sede di Commissioni parlamentari in ambito di indagini conoscitive e di progetti di legge che coinvolgono, a diverso titolo, i diritti delle persone di minore età (audizioni minori fuori famiglia; adozione e affido;videosorveglianza). A ridosso di una stagione densa di appuntamenti importanti, come la riforma delle adozioni, la riforma del processo civile con la prospettata eliminazione dei Tribunali per i minorenni e la ridefinizione del sistema di accoglienza rivolto ai minori non accompagnati, ho cominciato a promuovere incontri tecnici e con esperti specificatamente dedicati a questi temi. In attesa dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Piano nazionale per l’infanzia (approvato il 10 agosto), ho ricevuto e recepito le osservazioni raccolte nel 9° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, redatto dal gruppo CRC, e presentato l’8 giugno di quest’anno.

Molta parte dell’attività propria dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rientra nella funzione di raccordo tra i diversi attori preposti a regolamentare gli interventi che coinvolgono le persone di minore età. Allo stesso tempo, in qualità di Garante, mi sono espressa su diverse situazioni complesse e spesso drammatiche: dall’accoglienza dei minori stranieri, ai fenomeni di tratta e prostituzione minorile, violenza, abuso,bullismo e cyberbullismo; dall’importanza di un’educazione all’affettività e del ruolo della famiglia alla necessità di riattivazione di importanti organismi di supporto alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza.

Difficile tracciare un quadro delle priorità tra tanti temi: una sfida che a tratti sembra impossibile, considerando l’esiguo gruppo di persone e mezzi di cui dispongo. Eppure una sfida professionale e umana entusiasmante.

Il testo è stato pubblicato sul sito www.garanteinfanzia.org


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