Solidarietà & Volontariato

La ricostruzione parte dalle scuole

Nelle zone colpite dal terremoto ci sono 15 scuole, con 750 alunni. La scuola è una priorità della ricostruzione, anche per il valore simbolico. Amatrice avrà subito una nuova scuola modulare, inviata dalla Provincia Autonoma di Trento, ad Arquata la farà la Caritas. Mission Bambini lancia una raccolta fondi dedicata, per acquistare lavagne, computer, libri

di Sara De Carli

Amatrice avrà subito una nuova scuola: ventidue aule modulari, inviate dalla Provincia Autonoma di Trento. La decisione, annunciata dal presidente della Provincia Ugo Rossi, è frutto di un accordo fra protezione civile della Provincia autonoma di Trento e Dipartimento nazionale della Protezione civile. I moduli della Protezione civile del Trentino saranno accostati l’un l’altro su una platea in calcestruzzo, in modo tale da dare continuità al plesso. L’intero edificio, che avrà una superficie di circa 600 metri quadrati di copertura, sarà dotato di impianto di riscaldamento e di raffrescamento, nonché di quattro bagni (di cui due per disabili). A completamento dell’opera ci sarà una copertura con struttura in legno per rendere il tutto meno impattante, a livello psicologico, per i ragazzi.

Ad Arquata invece la scuola prefabbricata verrà realizzata dalla Caritas italiana: il vescovo di Ascoli monsignor Giovanni D'Ercole – lo stesso che sabato ha celebrato i funerali ad Ascoli chiedendo a Gesù "e adesso che si fa?" (qui il testo dell'omelia) e che domenica ha celebrato messa nella tendopoli, sotto una croce improvvisata, fatta con due scale e gli elmetti dei Vigili del Fuoco – ha sottoscritto l’impegno in una lettera consegnata al sindaco Aleandro Petrucci. Il sindaco che proprio ieri ha affermato l'obietivo di avviare le lezioni già il 30 settembre, poiché «la nostra priorità è quella di riaprire le scuole nel Comune, anche per assicurare l'integrità di questa comunità».

Secono le parole del ministro Giannini sono quindici le scuole nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia, crollate o danneggiate o comunque su cui sono in corso le verifiche del caso, con circa 750 studenti che a pochissimi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico non sanno se e dove potranno riprendere le lezioni.

Fondazione Mission Bambini ha aperto una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto in Centro Italia, dedicata alle scuole: «Vogliamo dare il nostro contributo – ha dichiarato Goffredo Modena, Presidente di Mission Bambini – affinché i bambini e i ragazzi dei territori coinvolti possano vivere l’anno scolastico che inizierà a breve nelle migliori condizioni possibili». È chiaro che saranno in primis MIUR e Protezione Civile ad allestire ad Amatrice e dove necessario le strutture temporanee per lo svolgimento delle attività scolastiche, ma «i fondi che raccoglieremo potranno essere utilizzati per l’acquisto di attrezzature informatiche e scientifiche, lavagne elettroniche, computer, biblioteche scolastiche andate distrutte a causa del sisma e tutto quanto serve per le attività didattiche e per le attività correlate».

La Fondazione ha già avviato un assessment delle necessità grazie ad un contatto diretto con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio Ambito Territoriale di Rieti e con l’Associazione Nazionale Presidi. Marco Bertaggia, volontario di Mission Bambini e Coordinatore provinciale per l’area di Latina, lo scorso 26 agosto ha partecipato attivamente ad una missione organizzata dalle associazioni Anget e Angeli della Misericordia di Cisterna di Latina, per trasportare e distribuire alla popolazione 80 quintali di generi di prima necessità presso i campi tenda di Accumoli e Scai: «Come comunicato dalle autorità competenti, gli aiuti di prima emergenza sono arrivati in misura più che sufficiente, pertanto abbiamo scelto di focalizzare il nostro intervento sul tema dell’educazione», spiega la Fondazione, peraltro impegnata in favore della scuola e contro la povertà educativa in Italia con il sostegno a oltre 50 doposcuola, più di 100 nidi e finanziamenti ad hoc per interventi di manutenzione ordinaria partecipata su più di 30 edifici scolastici pubblici.

«Desideriamo mettere a servizio delle popolazioni colpite l’esperienza che abbiamo maturato in circostanze analoghe negli anni scorsi, in particolare ai terremoti de L’Aquila e dell’Emilia, dove abbiamo lavorato in stretta collaborazione con le comunità locali decidendo insieme gli interventi da realizzare», conclude Modena. A L’Aquila e provincia Mission Bambini ha realizzato un dispensario farmaceutico con ambulatorio medico (a Fossa), un centro aggregativo (a Gignano) e un nido (a Castelnuovo). In Emilia, un centro ricreativo polifunzionale a San Possidonio in provincia di Modena.

Per donare indicare la causale: “Terremoto Centro Italia”. CCP 17252206, IBAN IT63U0335901600100000067111 intestati a Fondazione Mission Bambini Onlus, Via Ronchi 17 – 20134 Milano. Donazioni con carta di credito: www.missionbambini.org, tel. +39 02 2100241.

Foto Getty Images


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