Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

D’Ambrosio e Locatelli inaugurano il campo dell’Amicizia

All'oratorio del quartiere Corvetto taglio del nastro per la struttura realizzata grazie al progetto "Junior Tim Cup - Il calcio negli oratori" voluta da Lega Serie A, Tim e Centro sportivo italiano. Quello di Milano è il quinto campo realizzato dopo quelli di Napoli, Cagliari, Genova e Palermo

di Antonietta Nembri

Da Napoli a Milano, passando da Cagliari, Genova e Palermo, queste le tappe compiute in questi quattro anni dalla “Junior Tim Cup – Il calcio negli oratori” che, lunedì 12 settembre nel cuore del quartiere Corvetto, ha voluto inaugurare un luogo speciale: il “Campo dell’Amicizia” all’oratorio della Parrocchia di San Michele e Santa Rita. E il taglio del nastro della nuova struttura (realizzata in erba sintetica da Sofisport grazie a un fondo istituito con le multe pagate dai tesserati e dalle società di Serie A Tim durante l’ultimo campionato e a un contributo di Tim) è stata per i ragazzi dell’oratorio un momento di festa e di gioco con due campioni delle squadre cittadine, Danilo D’Ambrosio dell’Inter e Manuel Locatelli del Milan che finito il momento ufficiale hanno scambiato quattro tiri di pallone sul nuovo campo.

A fare da cerimoniere al taglio del nastro l’ex presidente nazionale Csi, Massimo Achini (attualmente alla guida di Csi Milano) che ha legato i diversi momenti di quella che è stata una vera festa di sport.

«Vedere un tappeto verde e la forza di un pallone che rotolando permette di socializzare in occasione dell’inaugurazione di questo quinto campo dell’Amicizia è un motivo di grande soddisfazione» ha detto Marco Brunelli, Dg della Lega Serie A. «Tornare in oratorio è ritornare in un posto da cui tutti veniamo». Per Brunelli quello che si sta realizzando con il progetto Junior Tim Cup è «un bellissimo sogno diventato ormai una grande realtà, e questa inaugurazione in una zona periferica di Milano offre gioia e speranza per il futuro di questi ragazzi».

«Il nostro traguardo più bello è quello di riuscire a regalar loro uno spazio sportivo dove crescere, imparare e sorridere in pratorio, poiché è proprio qui che nascono i grandi campioni, del calcio e della vita», ha concluso.

Soddisfazione l’ha espressa anche Cristiano Habtswallner, responsabile sponsorship di Tim ricordando che «lo sport è passione, rispetto e insegna a stare insieme agli altri» ma anche che l’obiettivo condiviso con la Lega Serie A di Calcio e il Csi, il Centro sportivo italiano attraverso la Junior Tim Cup «non prevede solo partite in campo, ma la creazione di spazi sportivi in cui crescere, imparare e sorridere. Per questo i nostri campi – e con questo di Milano siamo già al quinto – sono intitolati all’amicizia, uno dei valori alla base dello sport, che da anni sosteniamo con la nostra campagna “Il calcio è di chi lo ama”: siamo convinti che far crescere bambini più felici oggi, ci darà adulti migliori domani».

La parola è poi passata a Vittorio Bosio, presidente nazionale Csi che si è detto orgoglioso dell’azione di squadra che da anni questo progetto sta compiendo con «gli amici della Lega Serie A e della TIM. Il Csi ogni giorno scende in campo sul terreno dei valori, e poter regalare ancora sorrisi, amicizia, luoghi di incontro per i giovani, ci rende davvero orgogliosi». Prima del taglio del nastro vero e proprio sono intervenuti anche Dario Moneta, dirigente del settore sport del Comune di Milano e don Samuele Marelli, direttore della Fom (Fondazione oratori milanesi) che ha ricordato come l’esperienza dell’oratorio sia particolarmente radicata a Milano.

«Tre quarti degli oratori sono nella nostra diocesi e questa è una vera e propria densità educativa. La presenza poi di una società sportiva (il Gruppo sportivo oratoriale Anni Verdi) è importante perché sport vuol dire educazione». Tra gli ultimi a prendere la parola il parroco don Andrea Bellò che ha ricordato un piccolo particolare «la telefonata che mi avvisava che sarebbe stato fatto il campo qui è arrivata il giorno di Santa Rita» un particolare non a caso visto che la parrocchia è dedicata alla santa di Cascia e a San Michele. Ha poi chiuso il suo intervento con un «Grazie, parola meravigliosa. Grazie a quanti hanno contribuito a donare questo campo».

A tagliare il nastro un bambino con accanto i due campioni di Inter e Milan che per i ragazzi e i bambini sono stati il vero centro dell’attenzione il difensore dell’Inter ha auspicato «più campi dell’Amicizia per permette a più bambini di avvicinarsi allo sport in modo sano e divertente», mentre il giovanissimo centrocampista del Milan si è detto molto contento e ha voluto ricordare di essere «cresciuto in oratorio a Lecco mia città di origine. Credo sia il luogo migliore dove iniziare a giocare a calcio con spensieratezza e imparare i valori della vita. Dico ai genitori di sostenere i loro figli a praticare sport senza dimenticare gli studi» ha concluso rivolgendosi ai tantissimi presenti a bordocampo.

L’inaugurazione del nuovo campo sportivo si è chiusa nel modo più logico: con una partitella che ha coinvolto tutti i bambini presenti sul campo e naturalmente per alcuni minuti anche i due giocatori di serie A. Perché come ricorda il titolo del progetto cui fanno riferimento i campi dell’Amicizia, “Il calcio è di chi lo ama” e la Junior Tim Cup –Il calcio negli oratori è parte integrante.

Da destra, don Samuele Marelli, don Andrea Bellò con la targa del Campo dell'Amicizia, il presidente del gruppo sportivo oratoriale, Marco Galli, Manuel Locatelli e Danilo D'Ambrosio con il bambino che ha tagliato il nastro

Foto di Antonietta Nembri