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Solidarietà & Volontariato

Juncker: «Entro l’anno avremo l’Erasmus del volontariato»

Il presidente della Commissione europea ha lanciato l’idea di creare un Corpo europeo della solidarietà. Due gli obiettivi: cavalcare il volontariato, che esiste in molti paesi europei ma è troppo nazionale, e formare dei nuovi cittadini comunitari

di Redazione

Tra le proposte che il presidente della Commissione europea ha presentato a Strasburgo davanti al Parlamento europeo c’è l’idea di creare un Corpo europeo della solidarietà. «Giovani persone in tutta l’Unione europea potranno proporre la loro opera di volontariato là dove è più necessario, per rispondere alle situazioni di crisi, come l’emergenza rifugiati o il recente terremoto in Italia», ha detto Juncker. La Commissione vuole che il nuovo organismo, una specie di Erasmus del volontariato, veda la luce entro la fine dell’anno e abbia 100mila membri da qui al 2020.

«Nel diventare membri del Corpo europeo di solidarietà, queste giovani persone saranno capaci di sviluppare i loro talenti, avere non solo un lavoro, ma accumulare anche una esperienza umana inestimabile», ha aggiunto Juncker. Il presidente della Commissione europea ha fatto notare che la parola solidarietà è citata 16 volte nei Trattati europei, ma che troppo spesso non viene messa in pratica, almeno quando è necessario affrontare l’emergenza immigrazione.

Dietro alla proposta dell’esecutivo comunitario vi sono due obiettivi. Da un lato cavalcare il volontariato, che esiste in molti paesi europei ma è troppo nazionale, poco europeo. In secondo luogo, Juncker vede nel Corpo europeo di solidarietà la possibilità di formare dei nuovi cittadini comunitari, legati all’Europa da una comune esperienza segnata dall’emergenza.


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