Media, Arte, Cultura

L’Atelier dell’Errore conquista anche Londra

Lo straordinario laboratorio di arti visive tenuto da ragazzi con disabilità mentale espone nel corso della Frieze Art Fair, una delle più importanti fiere al mondo. Un’ulteriore consacrazione per una grande eccellenza italiana

di Giuseppe Frangi

L’Atelier dell’Errore sbarca anche a Londra. Accadrà dal prossimo 3 ottobre presso la galleria Moretti Fine Art. Titolo della mostra, The Guardian Animals + other invisible beings. L’Atelier è una delle più straordinarie esperienze di espressività artistica da parte di ragazzi con disabilità mentale: nata 14 anni fa presso l’Asl di Reggio Emila, poi ha raddoppiato con un altro laboratorio a Bergamo, la città da cui viene il suo ideatore, Luca Santiago Mora.

Dopo il premio assegnato lo scorso anno a Monaco ad una delle sue giovani artiste, Giulia Zini, come miglior esponente europea dell’outsider art, l’Atelier ottiene un altro riconoscimento internazionale, questa volta in un ambito “aperto”: infatti la mostra apre in occasione della Frieze Art Fair, una delle più importanti fiere d’arte al mondo. Inoltre il 6 ottobre presso l’Istituto italiano di cultura si terrà un talk dedicato all’esperienza dell’Atelier con Massimiliano Gioni, il direttore del New Museum di New York, Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi a Firenze; l’incontro sarà moderato da Marco Belpoliti, saggista e giornalista, che tra l’altro ha curato Atlante di zoologia profetica, il volume che raccoglie i lavori dell’Atelier, uscito da poche settimane per la casa editrice Corraini.

Anche in occasione della mostra di Londra si conferma la vocazione a focalizzare la sua ricerca sugli animali, interpretati come figure ancestrali al di fuori e oltre la loro tradizionale classificazione scientifica. L’immaginario espressivo di questi straordinari talenti “imprevisti” è votato alla rappresentazione degli animali come figure ancestrali, organismi viventi estranei a ogni tradizionale ordine di classificazione scientifica. Gli animali dell’Atelier incarnano certamente le paure e le sconfitte di chi li ha disegnati ma ancor più il loro bisogno di protezione e la loro potente voglia di riscatto.

Due anni fa Luca Santiago Mora aveva dovuto affrontare il problema di allievi che supervano i 18 anni di età e quindi uscivano dalla competenza dell’Asl. Sulla sua strada ha trovato un industriale, grande collezionista di Arte Contemporane, Luigi Maramotti, che ha ospitato questo terzo laboratorio dell’Atelier, quello per gli over 18, nel suo museo di Reggio Emilia. Da lì è nata una condivisione di percorso, che ha portato alla grande mostra realizzata in occasione di Expo a Milano, Uomini come cibo (con un geniale ribaltamento del tema dell’esposizione universale) e poi il sostegno per questa mostra londinese. L'Atlante di Zoologia Profetica oltre ad essere il primo libro sull'Atelier dell'Errore, è anche il catalogo che racconta la mostra milanese del 2015.


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