Welfare & Lavoro

Quando è Alzheimer? I dieci segni premonitori della malattia

Oggi in tutto il mondo è il World Alzheimer's Day, giornata dedicata alla consapevolezza della malattia, all'importanza dell'assistenza e dell'accoglienza dei malati. Tantissime le iniziative in tutta Italia: la Federazione Alzheimer ha diffuso, tra le altre informazioni, un decalogo sui sintomi premonitori. «Niente allarmismi, ma la prevenzione è importante»

di Gabriella Meroni

Si celebra in tutto il mondo il 21 settembre la Giornata Mondiale Alzheimer, che rappresenta il culmine del Mese Mondiale Alzheimer, ideato 5 anni fa da Alzheimer’s Disease International (ADI) con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione sociale legata alla malattia e di diffondere la campagna internazionale di sensibilizzazione “Remember me”, che focalizza in particolare l’attenzione sui ricordi delle persone con demenza, così importanti da non perdere.

Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2015 rileva che ci sono nel mondo 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza (nel 2010 se ne stimavano 35 milioni), cifra destinata quasi a raddoppiare ogni 20 anni. I nuovi casi di demenza sono ogni anno oltre 9,9 milioni, vale a dire un nuovo caso ogni 3,2 secondi. Gli attuali costi economici e sociali della demenza ammontano a 818 miliardi di dollari e ci si aspetta che raggiungano 1000 miliardi di dollari in soli tre anni. I costi globali della demenza sono cresciuti del 35% rispetto ai 604 miliardi di dollari calcolati nel Rapporto Mondiale 2010. Questo significa che, se l’assistenza per la demenza fosse una nazione, sarebbe la diciottesima economia nel mondo e il suo valore economico supererebbe quello di aziende come Apple (742 miliardi) e Google (368 miliardi).

In Italia si stima che la demenza colpisca 1.241.000 persone (che diventeranno 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050). I nuovi casi nel 2015 sono 269.000 e i costi ammontano a 37.6 miliardi di euro. Numerose le iniziative che si svolgono in questi giorni a cura della rete Federazione Alzheimer: per conoscerli è possibile consultare questa pagina. E sempre la Federazione ha diffuso un utile decalogo sui sintomi premonitori della malattia: non per allarmismo, ma per aumentare la consapevolezza.

I 10 SINTOMI PREMONITORI

Per le persone che presentano molti di questi sintomi sarebbe opportuno un consulto medico:

1. Perdita di memoria che compromette la capacità lavorativa. La dimenticanza frequente o un’inspiegabile confusione mentale può significare che c’è qualcosa che non va.

2. Difficoltà nelle attività quotidiane. Il malato di Alzheimer potrebbe preparare un pasto e non solo dimenticare di servirlo, ma anche scordare di averlo fatto.

3. Problemi di linguaggio. A tutti può capitare di avere una parola “sulla punta della lingua”, ma il malato di Alzheimer può dimenticare parole semplici o sostituirle con parole improprie.

4. Disorientamento nel tempo e nello spazio. Il malato di Alzheimer può perdere la strada di casa, non sapere dove è e come ha fatto a trovarsi là.

5. Diminuzione della capacità di giudizio. Il malato di Alzheimer può vestirsi in modo inappropriato, per esempio indossando un accappatoio per andare a fare la spesa o due giacche in una giornata calda.

6. Difficoltà nel pensiero astratto. Per il malato di Alzheimer può essere impossibile riconoscere i numeri o compiere calcoli.

7. La cosa giusta al posto sbagliato. Un malato di Alzheimer può mettere gli oggetti in luoghi davvero singolari, come un ferro da stiro nel congelatore o un orologio da polso nel barattolo dello zucchero, e non ricordarsi come siano finiti là.

8. Cambiamenti di umore o di comportamento. Nel malato di Alzheimer sono particolarmente repentini e senza alcuna ragione apparente.

9. Cambiamenti di personalità. Il malato di Alzheimer può cambiare drammaticamente la personalità: da tranquillo diventa irascibile, sospettoso o diffidente.

10. Mancanza di iniziativa. Il malato di Alzheimer la perde progressivamente: in molte o in tutte le sue solite attività.


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