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Eric Cantona scende in campo con la Fondazione Abbé Pierre

#Onattendquoi, questo l'appello della campagna lanciata in questi giorni e che punta a una grande mobilitazione a favore dei senza tetto e di chi vive in abitazioni precarie. A più di 60 anni dall'appello dell'abbé Pierre la fondazione che porta il suo nome vuol far entrare la crisi abitativa nel dibattito politico delle presidenziali del 2017.

di Antonietta Nembri

“Che cosa aspettiamo” a trovare una soluzione per chi è senza casa? Potrebbe essere sintetizzato con queste parole il messaggio dell’ultima campagna della Fondazione Abbé Pierre #Onattendquoi che, lanciata in questi giorni, durerà fino alle prossime elezioni presidenziali e legislative francesi del 2017.

Un sito ad hoc, una piattaforma virtuale e interattiva onattendquoi.fr all’interno della quale si possono leggere testimonianze, vedere reportage fotografici e video, «analisi che sono allo stesso tempo soluzioni, azioni innovative, buone pratiche e proposte che mostrano come una società più solidale e fraterna sia possibile», come si legge in una nota stampa, ma anche un video su youtube che a oltre 60 anni dal 1 febbraio 1954 rende omaggio all’appello dell’abbé Pierre fatto dopo la morte per freddo di una senza tetto che invitava tutti i cittadini ad agire al suo fianco contro la povertà e i problemi abitativi.

«Ogni settimana sono ancora a migliaia a rischiare la vita, senza un tetto, senza pane. C’è lui e ce ne sono altri che soffrono sulle nostre strade… che dormono sono i nostri ponti, che muoiono nel fango…» racconta il video che ricorda come non si possa più «lasciare una metà del mondo a vivere e danzare e l’altra a guardarla senza aver niente da mangiare né un tetto sotto il quale rifugiarsi: ci dobbiamo organizzare. Il nostro mondo, come il nostro paese hanno i necessario per alleviare la fame e il freddo».

Attraverso questo “appello” che può esser sottoscritto e condiviso la Fondazione vuol dare nuovo slancio al grido lanciato dal suo fondatore oltre sessant’anni fa. E con la Fondation Abbé Pierre ci sono anche tanti testimonial, padrini e madrine della fondazione che porteranno con lei questo messaggio di lotta e di speranza. Tra di loro Jamel Debbouze, Mellissa Theuriau, Zaz, Rachida Brakni, Nolwenn Leroy ed Eric Cantona (nella foto in apertura tratta dal sito della campagna).

L’ex campione di calcio nell’intervista pubblicata sulla piattaforma della campagna paragona la nostra società a «una vecchia signora che non può più curare il suo giardino. Allora rimpiazza i fiori con dei fiori di plastica. Perché lei non può più occuparsene. È la Francia di oggi. Tutto è falso. Ma non bisogna essere pessimisti» continua Cantona. «occorre guardare la verità in faccia e fare quello che possiamo senza inventarci storie. Non inventiamoci scuse e questo vale per me, per gli altri e per chi ci governa. Dal momento in cui prendiamo coscienza della realtà si può agire e costruire».

Cantona non poteva non rifarsi al mondo del pallone e infatti sottolinea: «Penso che la società vada affrontata come una équipe di football. È nel momento in cui ciascuno si esprime a livello individuale che si fa una grande squadra».

#Onattendquoi vuole essere una campagna forte capace di mobilitare anche a fronte dei circa 4 milioni di persone che, in Francia, «vivono in condizioni indegne e inaccettabili. Alcuni sono per strada da mesi, altri attendono un alloggio sociale da anni. Senza smettere di denunciare questa ingiustizia», continua la nota «la Fondazione vuole mostrare che un mosaico di soluzioni esiste e che è possibile agire in modo diverso» da quanto fatto fino a oggi.
Ma le cifre fatte sono anche più grandi, perché nella campagna si parla di circa 12 milioni di persone toccate dalla crisi della casa. «La Francia è la sesta potenza mondiale cosa aspettiamo a mettere un po’ di questa potenza al servizio del sistema abitativo» è uno dei messaggi della campagna.

Tra gli obiettivi dichiarati anche quello di far sì che la crisi degli alloggi entri nel dibattito politico con un posto “prioritario”, invitando i candidati a «fare delle vere scelte politiche in tema di disuguaglianze sociali», come pure a «guardare la Francia così come essa è, nella sua diversità e ricchezza».

Tra le diverse iniziative messe in campo e che si susseguiranno nei prossimi mesi un libro, appena pubblicato dal titolo “Uscire dai problemi abitativi è possibile! 20 iniziative da replicare” e il concerto in programma il 17 ottobre, Giornata mondiale contro la povertà, dal titolo “Abbé Road” a La Cigale a Parigi.
L’appuntamento successivo sarà a fine gennaio 2017 in occasione della presentazione del suo 22esimo Rapporto sulla crisi abitativa in Francia a cui sono invitati i candidati alle presidenziali.


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