Welfare & Lavoro

Brexit: gli anziani inglesi rischiano di perdere 1,1 milioni di badanti

Un'associazione inglese ha calcolato l'impatto sull'assistenza sociale di uno scenario a "Immigrazione zero" nei prossimi vent'anni. Risultato: anziani e disabili rimarrebbero senza i migliaia di lavoratori di cura che attualmente provengono da paesi europei, soprattutto dell'Est

di Gabriella Meroni

Si parla ancora tanto di Brexit e del futuro che attende la Gran Bretagna e l’Europa. Ma un’associazione non profit inglese si è fatta un’altra domanda: quale sarà il futuro degli immigrati Ue impiegati nel settore assistenziale, che oggi si prendono cura soprattutto degli anziani? Saranno i vecchietti britannici a pagare il risultato del referendum, dovendo dire addio alle badanti dell’Est europa? Il rischio è reale, e l’associazione Independent Age ha pubblicato un report sul tema, facendo due conti.

Ecco cosa ha scoperto: negli ultimi dieci anni, si è registrato un aumento significativo della percentuale di migranti europei impiegati nel lavoro di cura. Nella prima parte del 2016, oltre l'80% di tutti i lavoratori immigrati entrati in UK per lavorare in questo settore, proveniva da un paese europeo. L’entrata in vigore della Brexit avrebbe conseguenze importanti sul loro status, trasformandoli di colpo in “extracomunitari al contrario”, e portando probabilmente a una riduzione del numero complessivo di lavoratori nel settore dell'assistenza sociale. La ong si spinge a immaginare alcuni scenari possibili. Il primo: circa il 6% dei social workers attivi nel Regno Uniti provengono da paesi europei, e di questi il 90% non ha ancora ottenuto la cittadinanza britannica. Con gli attuali ritmi di invecchiamento della popolazione, e la promessa del governo di arrivare a una “Immigrazione zero” dopo l’uscita dalla Ue, calcola l’associazione, la mancanza di forza lavoro nl settore dell’assistenza sociale sarebbe pari a oltre 1,1 milione di persone entro il 2037; in uno scenario di bassa immigrazione, comunque, il gap oscillerebbe tra 750 e 350mila persone, con immaginabili ricadute sociali e relativi costi, a meno che tutti i britannici non si vogliano trasformare di colpo in badanti. Sicuri che Brexit sia stato un affare?


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