Cooperazione & Relazioni internazionali

L’impresa sociale conquista l’Asia

Si chiude oggi a Hong Kong il Social Enterprise World Forum 2016. Oltre 1000 partecipanti, giovani, giovanissimi, un ritmo frenetico e un’agenda cadenzata da ritmi serrati per discutere di nuove frontiere e nuovi mercati

di Francesca Agnello

Il Forum mondiale sull’impresa sociale che chiude oggi nella capitale “liberale” della Cina contemporanea non poteva che essere un forum molto molto cinese….

Quasi in omaggio ai colorati matrimoni locali, la cena di apertura con percorso di palloncini e un gigantesco pinguino di peluche a dare il benvenuto (forse la declinazione cinese del “Pinguino Imperatore” minacciato dalle conseguenze del Global warming).

Imprenditori sociali dalle diverse geografie dell’Asia, dall’Indonesia, dal Myanmar, sino alla Nuova Zelanda che accoglierà il Forum il prossimo anno, ma anche dalla Scozia, con una grande delegazione e rappresentanti del governo e dal Canada, dall’Italia insieme ad Acra, Anna Fiscale brillante cofondatrice di Progetto Quid che insieme ad altri giovani imprenditori è nel panel di chiusura in continuità al Forum di Milano dello scorso anno, di nuovo la grinta e l’entusiasmo delle nuove generazioni protagoniste dell'incontro.

Ci dice Anna Fiscale (progetto Quid): “Al Forum 2016, ho avuto la possibilità di alzare lo sguardo rispetto alla mia quotidianità "più operativa"e trarre ispirazione nel vedere modi nuovi e alternativi di rispondere a bisogni sociali emergenti. Ho visto una comunità globale lavorare in sinergia, verso modelli di economia più sostenibile e più attenta all'uomo. Mi sono confrontata con persone idealiste e creative ma allo stesso tempo competenti e pragmatiche, capaci di formulare progetti buoni per il mondo e appetibili per il mercato".

Ciò che emerge con forza è che anche ad Hong Kong si sta sviluppando e sta crescendo il movimento delle imprese sociali…..in questo stano luogo dove solo 5 anni fa nessuno sapeva cosa fossero le Imprese Sociali e dove ora l’80% della popolazione le conosce.

Nascono soprattutto per rispondere ai bisogni degli anziani, dei bambini di famiglie povere (in questa metropoli asiatica 70,000 famiglie vivono in case di meno di 10 mq!), e di persone con disabilità. Sono spesso imprese “profit-making” accompagnate e sostenute da un numero crescente di investitori sociali.

Il governo locale neanche troppo velatamente simpatizza e le sostiene con ben 5 fondi, le grandi Corporations locali al posto di sbiaditi e obsoleti programmi di CSR, lanciano e sostengono imprese sociali, sempre più numerose.

Qualcosa che potremmo imparare a fare anche noi?


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