Welfare & Lavoro

Cala la copertura vaccinale, la Toscana lancia una campagna

Diminuisce di circa l'1% l'anno la copertura vaccinale di alcune malattie, anche a causa di campagne di disinformazione. Per questo la regione e l'ospedale Meyer hanno realizzato un video e una campagna di affissioni che parte lunedì. Con un unico obiettivo: far riflettere i genitori

di Gabriella Meroni

Sembra fatta apposta per riaccendere le polemiche sui vaccini – che hanno visto un picco nei giorni scorsi con la proiezione (poi cancellata) di un filmato che li demonizza, al Senato – la nuova campagna che da lunedì 3 ottobre in Toscana invita i genitori a vaccinare i propri figli.

L’immagine scelta è quella di una bambina con le labbra protese come a chiedere un bacino, sotto la quale compare la scritta “Dammi un vaccino” accompagnata dal messaggio: “La vaccinazione previene malattie che possono essere anche mortali o invalidanti. E' un atto di responsabilità verso i bambini. Parlane con il tuo pediatra”. La campagna è stata realizzata con l’ospedale Meyer, il cui direttore generale Alberto Zanobini ha sottolineato come «alla base di ogni programmazione vaccinale c'è una accurata sorveglianza delle malattie infettive e proprio su questo l'Ospedale pediatrico Meyer è un punto di riferimento non solo regionale, ma nazionale. Il Meyer infatti utilizza tecnologie di biologia molecolare che i suoi stessi ricercatori hanno messo a punto e brevettato, facendo scuola nel mondo. Per questi motivi siamo a fianco della Regione Toscana in questa importante campagna di comunicazione».

Da lunedì la campagna sarà diffusa su quotidiani, testate on line, televisioni, radio, cinema, manifesti, locandine che verranno affisse anche negli studi dei pediatri. Pagine dedicate sul sito della Regione Toscana, che ospiteranno anche le Faq, con 30 domande sui vaccini e le risposte messe a punto da un pool di esperti, e un glossario. La Regione ha evidenziato come «negli ultimi anni, una crescente disaffezione da parte dei genitori nei confronti delle vaccinazioni sta determinando, anche a livello nazionale, un calo della copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi di età, che sta preoccupando le Regioni italiane e il Ministero della Salute». Una flessione minima, ma significativa, in quanto fa scendere al di sotto del livello minimo di sicurezza previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (95%) la copertura con vaccino esavalente (difterite, tetano, polio, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae). La flessione interessa più significativamente le vaccinazioni contro parotite, rosolia, morbillo, queste ultime oggetto, tra l'altro, di uno specifico programma nazionale di eliminazione. Qualche esempio: morbillo, 91,1% nel 2012, 88,7% nel 2015; rosolia, 91,1% nel 2012, 88,6% nel 2015.


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