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Villaggio e Scuola Sos danneggiati dall’uragano Matthew

La peggior tempesta tropicale degli ultimi decenni. Haiti rischia la catastrofe umanitaria a causa delle condizioni disastrose in cui vive la popolazione. Il personale del Villaggio Sos di Les Cayes ha fatto sapere ai colleghi di Sos Villaggi dei Bambini Italia che adesso occorre «pensare alle famiglie e ai bambini colpiti dall'emergenza». E c'è anche il rischio epidemie a causa delle inondazioni

di Antonietta Nembri

Non c’è pace per Haiti, l’isola è stata flagellata dalla peggior tempesta tropicale degli ultimi decenni. L’uragano Matthew si è abbattuto su Haiti e ora il rischio è la catastrofe umanitaria: la popolazione vive infatti ancora, a sei anni dal terremoto che fece 200mila vittime, in condizioni disastrose.

I venti a oltre 200 chilometri l'ora hanno spazzato via centinaia di case e le piogge hanno causato inondazioni. Oltre un centinaio le vittime per ora accertate ma è impossibile calcolare il numero delle persone senza un tetto. Il pericolo maggiore ora sono le epidemie a causa delle acque contaminate.

Tra le strutture danneggiate ci sono sia il Villaggio Sos di Les Cayes sia la scuola Sos Herman Gmeiner. «I bambini e i collaboratori del Villaggio Sos di Les Cayes stanno fortunatamente bene ma abbiamo subito molti danni nella scuola Sos Hermann Gmeiner e in alcune case del nostro Villaggio. Le comunicazioni sono difficili, manca l’elettricità», raccontano i colleghi di Haiti di Sos Villaggi dei Bambini Italia che in una nota hanno riportato la loro voce.

«Il nostro staff sta valutando, in queste ore, la situazione per preparare la risposta all’emergenza» continua lo staff da Haiti. «L'uragano è stato devastante per le comunità vulnerabili nelle aree colpite. Ci sono segnalazioni di allagamenti diffusi, danni alle infrastrutture e bestiame. Molte case sono state distrutte, i tetti danneggiati e migliaia di persone non hanno ora accesso a cibo, acqua, servizi igienici ed elettricità. Aeroporti e scuole sono chiusi. Daremo sostegno alle famiglie vittime dell’uragano e ai bambini. Temiamo ora le epidemie per l’acqua contaminata».

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L’organizzazione è presente con le attività di aiuto ai bambini di Haiti dal 1978, l’anno successivo sorgeva il Villaggio Sos di Santo che accoglie 180 bambini. Nello stesso anno, nasce la Hermann Gmeiner Scuola di Santo che oggi regala istruzione a 1.300 bambini. Nel 1989 cominciano le attività a Cap Haitien. Nel 2012 viene sostenuta la costruzione di una scuola di comunità per 490 studenti. Ed è terminata la costruzione del Villaggio Sos di Les Cayes. Oggi nell’isola ci sono 3 Villaggi Sos che accolgono oltre 500 bambini. A Port-au-Prince, 26 centri sociali Sos stanno sostenendo tra i 2.300 e i 3.000 bambini. 800 bambini a Cap Haitien sono aiutati dai centri comunitari dei Villaggi Sos. Prima, durante e dopo il terremoto, Sos Villaggi dei Bambini ha risposto alla catastrofe attraverso squadre e programmi di emergenza. «Sono più di 21mila le persone sostenute dai nostri programmi», ricorda una nota di Sos Villaggi dei Bambini.

Nelal foto in apertura la Scuola Sos dopo il passaggio dell'uragano Matthew. Le immagini dell'articolo sono di Arrol François Wilfrid StFelix di Sos Villaggi dei Bambini