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Addio a Dario Fo, il Giullare che vinse il Nobel

Si è spento a 90 anni l'ultimo italiano a vincere il Nobel per la Letteratura e proprio nel giorno in cui viene assegnato questo riconoscimento

di Antonietta Nembri

Se ne è andato a 90 anni, il Giullare che nel 1997 aveva vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Dario Fo ha raggiunto Franca Rame, scomparsa nel 2013, la compagna di tutta la vita, proprio nel giorno in cui viene assegnato il Nobel per la Letteratura 2016 che lui è stato l’ultimo italiano a vincere.

Il drammaturgo, regista e attore italiano era ricoverato da 12 giorni all’ospedale Sacco di Milano. Era nato nel 1926 sul lago Maggiore a Sangiano, un piccolo paesino vicino a Laveno, ma ben presto la sua carriera lo ha portato a Milano.

Un uomo poliedrico: attore, regista, drammaturgo, scrittore ma anche pittore, scultore e attivista politico. Un attivismo che gli costò la cacciata dalla Rai negli anni ’60 per quasi quindici anni. Ritornò sugli schermi con “Mistero Buffo” la sua opera maggiore in cui riprende il modo di raccontare di giullari e menestrelli e dove il sacro si confonde con il profano, come la lingua che diventa il suo “gramelot”. Del resto nella motivazione del premio Nobel, che veniva esteso anche a Franca Rame per il suo ruolo fondamentale, l’Accademia di Svezia scrisse che il premio veniva assegnato a Dario Fo, «figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e riabilitato la dignità degli umiliati».

Fo e Rame dopo il premio istituirono un Comitato “Il Nobel per i disabili” per aiutare le persone con disabilità, grazie ai fondi del Nobel e al fundraising realizzato con la vendita delle litografie di Fo al termine degli spettacoli. Il Comitato, fondato nel 1998, è stato rifondato con il figlio della coppia Jacopo con il nome Nuovo Comitato il Nobel per i disabili

In apertura foto di Vittorio Zunino Celotto/Getty Images


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