Attivismo civico & Terzo settore

Azzardo. M5S: «In Stabilità nostri emendamenti per il divieto totale di pubblicità»

Gli emendamenti alla legge di Stabilità verranno presentati alla Camera e al Senato. Prevedono divieto totale di ogni forma di sponsorizzazione e pubblicità, diretta e indiretta. Il Parlamento saprà dare il segno che il Paese si aspetta?

di Redazione

Si avvicina la presentazione della Legge di Stabilità, domani 15 ottobre. Il Movimento 5 Stelle degli emendamenti alla Camera e al Senato per abolire totalmente la pubblicità. «Dopo tentativo scorso anno ritorniamo alla carica», fanno sapere dal Movimento. «Visto il coro di proteste pressoché unanime provocato dall'ultimo caso di sponsorizzazione [FIGC-Intralot, ndr], non dovrebbero esserci problemi a votare questi emendamenti. Sarà la volta buona? Chissà.

«Abolire totalmente la pubblicità sul gioco d'azzardo. Si può fare subito in legge di Stabilità. Il Movimento 5 Stelle presenterà emendamenti in tal senso alla Camera ed al Senato, come già fatto lo scorso anno dove il governo Renzi accettò solo un stop parziale. Stop parziale che come già denunciammo lo scorso anno non ha ridotto l'azzardopatia ed ha permesso ancora alle lobby di fare il bello e cattivo tempo – denunciano i parlamentari M5S – Del'accordo tra Intralot e Figc è la prova di questo fallimento». I parlamentari del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi, Matteo Mantero e Massimo Baroni pre-annunciano alcune delle prossime mosse in legge di stabilità. «Vigileremo che non si verifichino trucchi e trucchetti, tipo eliminare slot machine per poi sostituirle con meno macchine, ma dotate di software ancora più pericolosi».

«Occhi aperti quindi e subito un segno chiaro e netto per stoppare il flusso di denaro che inquina la libera informazione e la nostra società su un fenomeno l'azzardopatia che causa problemi sociali ed economici enormi al nostro Paese. Per l'abolizione totale della pubblicità si sono schierati anche la Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire, tutte le associazioni no-slot ed un vastissimo mondo della società civile tanto che in rete sono già oltre 15.000 le firme raccolte sulla petizione online promossa da Giovanni Endrizzi per rompere l'accordo Intralot-Figc» concludono Mantero e Baroni.


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