Welfare & Lavoro

Il bollino qualità per una comunità a misura di famiglia

In provincia di Novara nasce una certificazione per riconoscere le attività family friendly

di Redazione

Trasformare il nord della provincia di Novara in un territorio “family friendly” in cui avere e crescere dei figli non sia un problema e, nel caso di situazioni di disagio, non ci si senta soli ad affrontarle, è questo l’obiettivo di Family Like, tra i progetti vincitori della seconda edizione del bando sul welfare di comunità di Fondazione Cariplo. «L’educazione dei figli», spiega il responsabile Paolo Granetto, «è un percorso che nel nostro territorio le famiglie gestiscono autonomamente. Molte volte senza la possibilità di avere reti comunitarie che li aiutino. È in quel caso che interveniamo noi».

Ci può fare un esempio concreto del vostro intervento?

Pochi giorni fa un papà separato con una figlia di seconda media ci ha chiesto aiuto. In questa nuova organizzazione famigliare lui e la moglie hanno gravi difficoltà nel portare e riprendere la bambina da scuola in particolare su due giorni della settimana. Si tratta di un problema comune a molte famiglie. C’è chi infatti lo risolve tranquillamente attraverso le proprie reti famigliari o di vicinato. Ma in molti casi queste reti mancano. È solo un piccolo esempio. Ma pensiamo alla miriade di piccoli problemi o contrattempi quotidiani che si possono incontrare nelle varie fasi dello sviluppo dei bambini. In questo particolare caso abbiamo, di concerto con la scuola, parlato col comitato genitori, raccogliendo tutti i bisogni simili della scuola e poi abbiamo raccolto le risorse disponibili, come ad esempio genitori con posti in auto disponibili, cercando di dare risposte a questi bisogni.

All’interno del progetto Family Like c’è un’azione che si chiama Bollino qualità. In cosa consiste?

Un parte del lavoro che portiamo avanti con il progetto è di tipo informativo e facilitante della condivisione. Per farlo abbiamo in cantiere un portale su cui saranno reperibili tutte le info sui servizi destinati ai ragazzi e la mappa di tutti gli eventi e le manifestazioni del territorio. In questo ambito entra in gioco il bollino, con cui si stabilirà quali iniziative siano family friendly, cioè a misura di bambino.

Un lavoro di mappatura certosino. A che punto siete della progettualità?

Il lavoro è complesso e durerà tre anni. Ci sono tre step di difficoltà. Inizieremo a concedere il bollino ad alcune manifestazioni che noi riteniamo meritorie. Poi ci rivolgeremo alle proposte delle associazioni del territorio che propongono attività di impiego del tempo libero. Infine, come ultimo step, valuteremo le attività commerciali.

Quali sono i criteri alla base della valutazione?

Abbiamo individuato alcuni macro criteri che poi verranno approfonditi da criteri più specifici a seconda dello step e quindi del tipo di attività da valutare. Il primo criterio è l’attenzione ai bambini, quindi l’esistenza di spazi dedicati e strutture ad hoc. La seconda è l’attenzione alla partecipazione. Ci interessa sapere se quella realtà promuove o meno la partecipazione del bambino. C’è poi il tema economico, se quindi sono previste facilitazioni o proposte dedicate a famiglie e bimbi. Infine l’attenzione al territorio, cioè se sono previste attività come raccolte fondi o progettualità a lungo termine. In questi giorni stiamo lavorando alla prima annualità, e stiamo dunque mappando tutte le realtà. Fra qualche mese avremo pronto il primo passo, con il sito e le manifestazioni. I criteri più specifici verranno stilati con l’ausilio di un gruppo di dieci famiglie.


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