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Il Pio Albergo Trivulzio riparte dai suoi Amici

Martedì 8 novembre prima uscita pubblica della neonata Associazione Amici del Trivulzio. Alla conferenza "Filantropia Longevità Modernità” parteciperanno fra gli altri Stefano Zamagni e Salvatore Natoli, e, special guest, Philippe Daverio

di Redazione

Il Pio Albergo Trivulzio riparte dalla neonata Associazione Amici del Trivulzio. Il nuovo ente è stato creato su iniziativa di un gruppo di professionisti milanesi con l'obietitvo di dare una nuova prospettiva alla solidarietà, creando un progetto che capitalizzi sulla struttura esistente, incrementando i servizi a favore degli ospiti e delle loro famiglie, dentro e fuori le mura della struttura originaria. Tra gli esponenti della nuova Associazione, Luigi Ferrari, Maurizio Carrara (presidente del consiglio di indirizzo del Pio Albergo), Francesca Floriani, Elisabetta Orombelli.

Martedì 8 Novembre, presso la Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera, una conferenza dal titolo “Filantropia Longevità Modernità” (in allegato la locandina), vedrà la partecipazione di Claudio Sileo e Luigi Ferrari che presenteranno il nuovo Trivulzio e i progetti degli Amici. Alla conferenza parteciperanno in qualità di relatori Stefano Zamagni e Salvatore Natoli, e, special guest, Philippe Daverio. L’azione innovativa degli Amici del Trivulzio parte dal digitale: i mille ospiti della struttura verranno agevolati nel rimanere connessi con le famiglie ed il mondo che li attornia, grazie alla info room interna e ai tutorial che verranno loro dedicati per avvicinarsi ai device a disposizione. Coloro che non sono ospiti riceveranno un aiuto solidale attraverso l’assistenza domiciliare, non sanitaria ma, altrettanto importante, di stampo relazionale con forti contenuti di servizio, quali trasporto, lettura, accompagnamento. Infine, il centro d’eccellenza per l’assistenza ai malati di Alzheimer e di demenza, già presente all’interno del Pio Albergo, verrà arricchito dalla realizzazione, sempre fra le mura del Trivulzio, di una “Casa” su misura, pensata per la quotidianità di un malato di Alzheimer. La “Casa” costituirà un fondamentale ausilio sperimentale e formativo per i familiari e i caregiver, grazie a un team di professionisti, terapeuta, geriatra, psicologo, architetto, che prenderanno in carico il malato e la sua famiglia. Le pratiche di eccellenza potranno così essere implementate al meglio al domicilio del malato, in una ottica di empowerment permanente. La memoria del filantropo fondatore, Principe Antonio Tolomeo Trivulzio, nel 250° anniversario della morte, grazie agli Amici del Trivulzio, rinasce così con nuove sfide a beneficio dei pazienti e della comunità.


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