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Economia & Impresa sociale 

Agricoltura sociale, arrivano le Azioni di partecipazione cooperativa

Lo strumento prevede la possibilità di proporre a soci, dipendenti e soggetti terzi di partecipare finanziariamente allo sviluppo di singoli progetti in cambio del riconoscimento di un interesse. Lo strumento sarà sperimentato dall'Agricoltura Capodarco per la realizzazione di un “Agri-ristoro” e un “laboratorio di trasformazione alimentare” che coinvolgeranno 15 persone, di cui 10 disabili, oltre ad alcuni giovani disoccupati e lavoratori saltuari

di Redazione

Investire in titoli di una cooperativa agricola sociale che produce cibo, ma opera anche nella multifunzionalità, “guadagnandoci” e non solo materialmente: ora è possibile. Lo strumento è l’Apc, ovvero le Azioni di partecipazione cooperativa, che tradotto significa proporre a soci, dipendenti e soggetti terzi di partecipare finanziariamente allo sviluppo dei progetti della cooperativa riconoscendo loro un interesse di remunerazione. A spiegare questa importante novità è la Cia-Agricoltori Italiani che nei giorni scorsi, nella sua sede nazionale di Roma, ha illustrato questo strumento che potrebbe rivelarsi una vera svolta per l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura sociale.

A fare da apripista, con l’imminente varo delle Apc, è “Agricoltura Capodarco”, cooperativa attiva da anni nell’universo dell’agricoltura sociale e divenuta un punto di riferimento virtuoso per chi ha unito alla produzione agricola l’impegno verso le persone. Riuscendo in quel processo d’integrazione con chi vive difficoltà di diversa natura (disabili, tossicodipendenti, anziani, immigrati etc.) conducendoli a una realtà produttiva. La cooperativa, che origina da un’esperienza che risale al 1978, si è particolarmente affermata nella produzione e distribuzione di vino e adesso, attraverso l’Apc, mira alla realizzazione di un “Agri-ristoro” e un “laboratorio di trasformazione alimentare” che coinvolgeranno 15 persone, di cui 10 disabili, oltre ad alcuni giovani disoccupati e lavoratori saltuari.

La vendita, in pacchetti minimi da 4 quote (azioni) dal valore di 2.000 euro, interesserà 400 titoli per un ammontare complessivo di 200 mila euro. Ampie le garanzie per gli investitori che potranno essere sia persone fisiche che soggetti con forme giuridiche diverse. Tutto è pronto, dunque, dalle note informative di legge ai materiali promozionali e divulgativi per poter avviare il processo d’acquisto delle azioni. Un’impresa che ha visto impegnati professionisti e consulenti specializzati, per mettere ogni carta e bollo al proprio posto.

“L’agricoltura sociale -sottolinea Cinzia Pagni vicepresidente nazionale della Cia e componente del Forum Nazionale per l’Agricoltura sociale- è una straordinaria realtà del settore in Italia. I progetti portati avanti sono più di 1.000. In molti casi l’agricoltura sociale dimostra di arrivare, nel concreto, dove altre esperienze faticano. Il rapporto tra terra e integrazione, tra agricoltura e persone in difficoltà, genera buoni frutti. Per questo accogliamo con entusiasmo lo strumento delle Apc e gli sforzi che in tale direzione stanno portando avanti i nostri associati di Agricoltura Capodarco”. “Sono convinto -ha aggiunto il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino- che la risposta della rete sarà positiva. Del resto la partecipazione e l’entusiasmo sono cardini della buona riuscita di ogni impresa, tanto più quelle legate al sociale e alla produttività agricola e di servizi”. “Per me è una grandissima soddisfazione accompagnare questo progetto, che unisce bontà e bancabilità -ha sottolineato la presidente della Commissione Vigilanza Cassa depositi e prestiti, senatrice Anna Cinzia Bonfrisco-. Le Azioni di partecipazione cooperativa sono uno strumento che può stare a pieno titolo sul mercato finanziario” a cui aggiungono “una garanzia non solo economica ma solidale”.


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