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Cooperazione & Relazioni internazionali

Era Trump: inizia la rivoluzione delle spille per promuovere la tolleranza

Decine di episodi di xenofobia registrati subito dopo le elezioni negli Stati Uniti. Per combattere l’intolleranza, i cittadini americani lanciano il movimento delle safety pin, le spille di sicurezza per identificarsi come “un punto sicuro” e dimostrare la propria solidarietà alle potenziali vittime di odio razziale, omofobia e xenofobia

di Ottavia Spaggiari

Non è andato tutto liscio nei primi giorni dell’era Trump. Il discorso del neoeletto presidente in cui ha affermava che sarebbe stato il presidente di tutti gli americani, non è bastato per far dimenticare le affermazioni razziste, sessiste e islamofobiche ripetute costantemente durante la campagna elettorale. E se migliaia sono scesi in piazza esibendo cartelli con la scritta “Not my president”, “non il mio presidente” appunto, si sono registrati diversi atti di razzismo e intolleranza nei confronti di afroamericani, minoranze e comunità Lgbt, condivisi sui social, riportati da quotidiani e raccolti in un post su Medium e su Twitter sotto il thread Day 1 in Trump’s America.

Una svastisca e la parafrasi dello slogan di Trump, “Make America white again, sono apparsi sul muro vicino al campo da baseball nel paesino di Wellsville nello stato di New York, mentre un reporter dell’emittente della CBS ha postato su Twitter la foto di una scritta su un muro nella città di Durham, in Nord Carolina, contro il movimento civile Black lives matter, che si batte per i diritti degli afroamericani e in particolare per la denuncia delle discriminazioni razziali e della brutalità della polizia nei confronti dei cittadini neri. “Black lives don’t matter and neither does your vote”, letteralmente: “le vite dei neri non contano e nemmeno il vostro voto”

Diversi anche gli episodi condivisi sui social da donne musulmane che hanno raccontato di essere state insultate, ad alcune di loro che portavano il velo, è stato strappato l’hijab. Alla New York University, sulla porta dell’Associazione degli studenti arabi è stato inciso con una chiave il nome di Trump.

Benchè non vi siano ancora dati ufficiali relativi ad un effettivo incremento di "hate crimes" dopo l'elezione di Trump, è per rispondere a questi episodi e combattere l’intolleranza che, alcuni cittadini americani hanno iniziato ad indossare le “safety pin”, le nostre spille di sicurezza, un simbolo adottato nel Regno Unito, subito dopo il referendum Brexit, quando gli episodi di xenofobia registrati nel Paese, secondo il Consiglio nazionale della polizia, erano aumentati del 57%.

Indossare la spilla di sicurezza, significa identificarsi, come, appunto, “un punto sicuro”, un sostegno, un alleato, dimostrando così la propria solidarietà a chi potrebbe essere una potenziale vittima dell’intolleranza.


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