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Infermieri per la SM, eletta la nuova presidente

Si chiama Stefania Cappiello, è infermiera presso il Recupero Neurologico-Sclerosi Multipla dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) della Valle Olona di Gallarate (VA) ed è la nuova presidente di SISM, la Società Infermieri Sclerosi Multipla

di Redazione

Stefania Cappiello, infermiera presso il Recupero Neurologico-Sclerosi Multipla dell’ Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST) della Valle Olona di Gallarate (VA) è la la nuova presidente di SISM, la Società Infermieri Sclerosi Multipla. È stata eletta durante i convegno annuale degli infermieri per la sclerosi multipla, promosso dall’AISM. Eletto anche il nuovo direttivo, che vede fra gli altri Francesco Pastore – dell’ospedale Madonna delle Grazie, Azienda Sanitaria di Matera – come vicepresidente.

La Società Infermieri Sclerosi Multipla è nata grazie a un prgetto dedicato di AISM, nel 2001-2003: uno dei suoi principali obiettivi è promuovere una formazione specialistica per gli infermieri che si occupano di SM, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza alle persone con SM. «Noi infermieri abbiamo un ruolo determinante nella cura delle persone con SM; per ciascuno di loro rappresentiamo un punto di riferimento. È nostro compito voler crescere ed essere sempre più disponibili e preparati nell’acquisire competenze. Ecco perchè SISM crede profondamente nella formazione dell’infermiere dedicato alla SM e promuove programmi di aggiornamento per pemettere a tanti di noi di acquisire competenze peculiari per aumentare l'efficacia e la qualità del lavoro, di fronte a un panorama terapeutico sempre più complesso e difficile da gestire per la persona con SM»: così ha detto la nuova presidente.

Gli infermieri di SISM anche per il 2016 hanno rinnovato la collaborazione con i neurologi con la realizzazione della Giornata nell’ambito del Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN), a testimonianza del fatto che l’infermiere riveste un ruolo importante, dal momento della diagnosi lungo tutto il decorso della malattia e rappresenta un punto di riferimento per il paziente e i suoi familiari. Non solo, quindi, è un portatore di qualità, ma anche un anello indispensabile dell’èquipe interdisciplinare per la SM.