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Politica & Istituzioni

Povertà, 150 milioni in più dal 2017

La Commissione Bilancio approva un emendamento del Partito Democratico. Fra le altre novità, il fatto che anche le insegnanti della scuola dell'infanzia potranno beneficiare di una riduzione del requisito contributivo previsto all'articolo 30

di Redazione

La Commissione Bilancio della Camera, che sta esaminando il disegno di legge di Bilancio 2017, ha approvato un emendamento del Partito Democratico che prevede lo stanziamento di ulteriori 150 milioni per il 2017 per il Fondo per il contrasto alla povertà. Le risorse del Fondo salgono così, per l’anno prossimo «a 1,2 miliardi e quelle per il 2018 a 1,7 miliardi», riferiscono le deputate Pd Ileana Piazzoni e Anna Giacobbe, già relatrici alla Camera del ddl sulla povertà (qui il testo trasmesso dal Governo e qui gli emendamenti approvati ieri in Commissione Bilancio).

Le risorse aggiuntive derivano dall'accorpamento nel Fondo per il contrasto alla povertà degli stanziamenti previsti per l'ASDI, anticipando quel coordinamento delle misure per il contrasto della povertà disposto dalla legge delega approvata dalla Camera, ora all’esame del Senato. Questa scelta, «proprio nell'attesa che il Senato approvi definitivamente il ddl povertà, dando così il via all'attuazione del Reddito di inclusione, consentirà di rafforzare il Sia come misura nazionale di contrasto alla povertà, ampliando la platea dei potenziali beneficiari», aggiungono le deputate. Con la norma introdotta oggi nella legge di Bilancio infatti i criteri di accesso al Sia potranno essere rimodulati tenendo in considerazione anche i risultati prodotti dal monitoraggio sull'attuazione del Sia: «L'emendamento approvato dimostra la volontà del Governo e del Partito Democratico di continuare ad agire in maniera concreta sul fondamentale tema della lotta alla povertà». L'emendamento approvato introduce un articolo in più, il 35-bis, di cui di seguito riportaiamo il testo integrale.

Fra gli emendamenti approvati ieri dalla Commissione Bilancio, anche l'innalzamento da 25mila a 30mila euro di Isee per poter beneficiare dell'esenzione dal contributo onnicomprensivo annuale per gli studenti di università statali (art. 36), mentre con un emendamento si va a modificare la legge 107 sulla Buona Scuola, affermando che le risorse per accompagnare i programmi di alternanza scuola lavoro vengono «ripartite tra le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione», che comprende le scuole paritarie di cui alla legge 62/2000. Fra i lavoratori precoci che potranno beneficiare di una riduzione del requisito contributivo prevista all'articolo 30 ci saranno – oltre agli educatori degli asili nido – anche le insegnanti della scuola dell'infanzia (emendamenti 25. 53. e 25. 34).


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