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Sostenibilità sociale e ambientale

Sono 420 le cooperative che producono energia per 500mila persone

A sottolinearlo è Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, intervenendo al workshop Energia e cooperazione. «La nostra energia è green e costa il 30% in meno»

di Redazione

«Oltre mezzo milione di italiani consumano energia prodotta in cooperativa, energia green che batte l’inquinamento e taglia la bolletta del 30% rispetto ai prezzi medi di mercato». Lo dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, intervenendo al workshop Energia e cooperazione organizzato da Confcooperative e in svolgimento al Palazzo della Cooperazione a Roma.

«Sono 421 le cooperative che producono energia per 500 mila persone – aggiunge Gardini – il 63% delle cooperative che producono energia è attiva nel settore agroalimentare, Il 22% in quello delle utilities, il 5,5% nel settore industriale e delle costruzioni e il 4% nella distribuzione commerciale. Con la produzione di energia pulita le cooperative contribuisco all'attuazione degli obiettivi di COP21 e ad Agenda 2030 su clima e sostenibilità».

Il connubio tra energia e cooperazione ha una storia consolidata. Una delle imprese mutualistiche con più soci al mondo è la Nreca (National Rural Eletric Cooperative Association), cooperativa promossa nel 1935 nel dal presidente statunitense Roosevelt, oggi conta 42 milioni di cittadini. Senza il suo lavoro il Midwest americano si ritroverebbe paralizzato e al buio.

Stessa sorte toccherebbe alle imprese e alla famiglie dell’arco alpino. In queste zone solo le cooperative riescono a produrre energia in modo sostenibile sia dal punto di vista economico, tutte le altre forme di impresa hanno gettato la spugna, che ambientale, l’energia distribuita è prodotta utilizzando solo fonti rinnovabili.

Le cooperative “energetiche” sono localizzate prevalentemente nelle regioni settentrionali: 1 su 3 ha sede in Trentino Alto Adige; il 20% in Emilia Romagna seguono Lombardia, Veneto e Piemonte con il 10% ciascuno.

«Tra le cooperative di grandi dimensioni – sottolinea Gardini – il 20% produce energia. E l’energia cooperativa oltre a essere sostenibile e più economica produce anche posti di lavoro. Sebbene, infatti, per numero le cooperative rappresentino circa il 4% degli operatori, in termini occupazionali impiegano il 12% del totale degli occupati di tutte le imprese attive nel settore energetico. Le società di capitali, pur rappresentando il 76% degli operatori occupano solo il 19% della forza lavoro complessiva».


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