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Autunno 2017, apre il nuovo Centro Nazionale

Dopo quasi 4 anni di lavori, finalmente c’è una data: nell’autunno del 2017 verrà completato il primo lotto del nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro ad Osimo. Una mamma dice: «Tutto ciò è stato possibile grazie all’aiuto di tante persone, a cui va la nostra gratitudine. Però non fermatevi, perché solo sapere che il futuro dei nostri figli sarà con la Lega del Filo d’Oro ci fa dormire sonni tranquilli».

di Redazione

«Per noi famiglie il nuovo Centro Nazionale rappresenta il completamento di un percorso. Un’opera che mette al centro la persona disabile e la sua famiglia, come è sempre stato nella filosofia della Lega del Filo d’Oro. In un posto così, la vita dei nostri figli non può che migliorare qualitativamente, specie per chi, come mia figlia Valentina, ha gravissimi deficit psicosensoriali e avrà sempre bisogno di una struttura dove vivere. Sapere che questa struttura potrà essere la Lega del Filo d’Oro ci fa dormire sonni tranquilli!»: così Donatella, la mamma di Valentina, spiega cosa rappresenti per un genitore di un figli con una disabilità grave il nuovo Centro Nazionale che la Lega del Filo d’Oro sta realizzando a Osimo.

Dopo quasi 4 anni di lavori, finalmente c’è una data: nell’autunno del 2017 verrà completato il primo lotto del nuovo Centro Nazionale della Lega del Filo d’Oro ad Osimo. Del primo lotto fanno parte edifici strategici come il Centro Diagnostico, unico in tutta Italia, che rappresenta il primo incontro con la Lega del Filo d’Oro ed è la struttura preposta alla diagnosi e alla valutazione del tipo di minorazione e del programma riabilitativo; il Servizio Educativo-Riabilitativo, cuore dell’intervento della Lega del Filo d’Oro, con ambienti dedicati tra cui aule per attività di tipo didattico, laboratori occupazionali e aule con gli ausili tecnologici; l’Area Sanitaria, con gli ambulatori interni dei diversi professionisti; l’edificio dei Trattamenti Intensivi, dove vengono messi a fuoco gli obiettivi raggiunti e si individuano nuovi traguardi verso l’autonomia e la comunicazione.

«Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui», afferma il Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli. «Il nuovo Centro è stato reso possibile grazie allo sforzo collettivo di molti soggetti: i nostri sostenitori che ci hanno voluto aiutare nel tempo con donazioni finalizzate, ma anche le imprese, alcune delle quali sono diventate nostri sponsor tecnici, senza dimenticare, grazie all’utilizzo di fondi statali, il significativo apporto della Regione Marche». Uno dei primi obiettivi del nuovo Centro sarà quello di incrementare i posti letto (da 56 a 80) per i ricoveri a tempo pieno e quelli per la degenza diurna (fino a 20). Saranno, inoltre, raddoppiati i posti del centro diagnostico (da 4 a 8), e di conseguenza dimezzati i tempi di attesa per la valutazione iniziale.

Si tratta di un complesso moderno, progettato appositamente per le persone sordocieche e all’insegna dell’efficienza energetica. La struttura occuperà un’ampia superficie con grandi spazi verdi e sarà composto da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici – per la diagnosi e la riabilitazione – e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, le foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Gli utenti, anche con disabilità motorie gravi, potranno fruire di spazi interni ed esterni appositamente concepiti e attrezzati per le loro esigenze e con tutti gli accorgimenti per la mobilità in sicurezza. Il Nuovo Centro, a regime, offrirà anche nuove opportunità occupazionali.

Grande è la gratitudine anche di mamma Donatella: «tutto ciò è stato possibile grazie all’aiuto di tante persone, a cui va la nostra gratitudine. Però non fermatevi: ve lo chiedo a nome di tutte quelle giovani mamme che stanno iniziando ora questo cammino e che una mamma come me, di 50 anni, fanno tanta tenerezza. Una di queste un giorno ci disse: “Solo qui riesco a comprendere mio figlio”; questo è ciò che voi sostenitori rendete possibile ogni giorno. Quindi grazie, grazie di cuore».