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Cooperazione & Relazioni internazionali

Anno 2016, è già record di sbarchi e richiedenti asilo in Italia

L'anno in corso non sarà solo ricordato come quello con il maggior numero di vittime in mare, 4.600 finora: i dati del ministero dell'Interno aggiornano a 171mila gli arrivi, già mille in più di tutto il 2014 (nel 2015 erano stati del 13% in meno) e a 176 le presenze nel circuito dell'accoglienza, con un balzo di 73mila unità. Confermati anche i numeri drammatici dei minori non accompagnati e certificato il fallimento della Ue nei ricollocamenti dall'Italia verso altri Paesi dell'Unione: meno di 2mila a fronte dei 40mila previsti

di Redazione

L’inverno è alle porte, ma non si ferma il flusso dei migranti lungo la rotta dalla Libia al Sud Italia: anche in questo fine settimana si sono registrate imbarcazioni in mare (almeno una decina, con un migliaio di persone a bordo) con sos lanciati sia direttamente alla guardia costiera sia ai telefoni di volontari – che poi comunicano le coordinate delle barche in difficoltà al numero blu 1530 della stessa Guardia costiera – come l’attivista catanese di origini marocchine Nawal Soufi (di recente vincitrice del premio Cittadino europeo 2016) e Mussie Zerai, eritreo rifugiato in Italia dagli anni ’90 e oggi parroco in Svizzera, candidato al Nobel per la Pace nel 2015.

A livello di sbarchi annuali, invece, si è di fronte a numeri record, come comunicato lunedì 28 novembre dal ministero dell’Interno: sono 171.299 i migranti arrivati via Mar Mediterraneo nei primi 11 mesi del 2016, dato che supera i 170.100 di tutto l’anno 2014 e i 152.840 del 2015. Anche il numero delle morti in mare, purtroppo, non ha precedenti, con almeno 4600 vittime dal 1 gennaio 2016 a oggi. La maggior parte degli sbarchi sono avvenuti in Sicilia, in particolare nel porto di Augusta sono arrivate 22.926, a Catania 16.824, a Pozzallo 16.405 e a Messina 14.869.

Per quanto riguarda le nazionalità, la persone di provenienza nigeriana si confermano le più numerose, con 35.716 arrivi, mentre in minor numero sono arrivati profughi eritrei, 20.100 unità, della Guinea (12.352), della Costa D’Avorio (11.406) e del Gambia, 11.022. Come più volte denunciato dalle associazioni umanitarie, in fine, il Viminale conferma anche l’aumento record dei viaggi di msna, minori stranieri non accompagnati: da gennaio a novembre ne sono giunti in Italia 22.772, a fronte dei 12.360 di tutto il 2015.

Significativo anche il forte aumento di presenze nel circuito dell’accoglienza in Italia: anche in questo caso, siamo di fronte a numeri senza precedenti, con 176.720 presenze – lo 0,29 per cento della popolazione italiana – molte di più delle 103.792 dello scorso anno. In questo caso, oltre all’aumento delle richieste di asilo, pesa il fatto che l’attesa per la risposta alla domanda (tenendo conto anche dei ricorsi di fronte a un primo diniego) supera i 18 mesi per la maggior parte dei casi. Tra le regioni con maggior numero di accolti, al primo posto la Lombardia con 23.038 persone, il 13 per cento del numero complessivo, seguita da Lazio con 15.046 presenze, Veneto con 14.217, Piemonte con 14.320, Campania con 14.142. I numeri dell’accoglienza potrebbero essere minori se il piano di ricollocamento deciso sulla carta nel 2015 dai Paesi dell’Unione europea avesse effettivamente preso piede: in realtà a oggi, per quanto riguarda l’Italia, i ricollocamenti in altre nazioni Ue di richiedenti asilo dall’Italia non raggiunge le 1.800 unità, molte di meno dei 40mila previsti in due anni.


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