Cooperazione & Relazioni internazionali

Art4U: studenti dell’Accademia di Belle Arti contro l’azzardo

“Art For U”, la mostra che ha visto coinvolti insieme l’Accademia di Belle Arti ed il Gruppo UnipolSai nata all’interno della più ampia campagna di informazione “Per gioco non per azzardo” di Unipol pensata per contrastare il gioco d'azzardo

di Redazione

Art for U

Si è conclusa al PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli la mostra “Art For U”. Una mostra che arriva al termine di un lungo percorso, durato più di un anno, e ha visto coinvolti insieme l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Gruppo UnipolSai. Il percorso è parte della campagna di informazione Per gioco non per azzardo di Unipol strutturata con l’obiettivo di contribuire efficacemente al contrasto del gioco d’azzardo.

L’esposizione, realizzata grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli, risultato dell’omonimo concorso bandito nel novembre 2015, rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e a tutti partecipanti al concorso è stato chiesto di dare un contributo in termini artistici alla crescita di una coscienza critica relativa alle implicazioni del gambling nel tessuto socio economico nazionale e, al tempo stesso aiutare a diffondere comportamenti di protezione dal rischio della pratica del gioco d’azzardo. La campagna di Unipol “Per gioco non per azzardo” – ricorda Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol – ha l’obiettivo di promuovere, in coerenza con i valori di solidarietà, lungimiranza e responsabilità e attingendo all’esperienza propria di un’impresa assicurativa nella gestione dei rischi e degli eventi aleatori, un percorso di conoscenza rivolto in particolare alle persone più vulnerabili e alle loro famiglie, sostenendole nel prevedere, prevenire, collaborare e aiutar­si vicendevolmente, per accrescere la consapevolezza del rischio da parte di ogni cittadino maturo. In particolare, l’approccio adottato dal Gruppo vuole essere innanzitutto un approccio di approfondimento culturale teso a costruire percorsi di sensibilizzazione e di consapevolezza rispetto alle motivazioni, ai desideri delle persone che giocano compulsivamente e agli elementi che favoriscono l'azzardopatia

Le opere

Chiara De Stefano e Antonietta Catalano premiate con la loro opera Slot disturba un richiamo a un giocattolo infantile, che dovrebbe essere parte della natura anche degli adulti, è distorta in questa opera dalla presenza di una leva che gira a vuoto e non produce alcuna combinazione: una slot machine vuota, distorta, un giocattolo rotto, diventa quindi un riferimento a un ciclo infinito e fine a se stesso in cui la perdita di controllo è automatica e il senso ludico ha perso completamente la sua funzione primaria diventando ossessione.

Fra i primi 5 Manuela Donadoni con Paradise. L'opera è composta da una valigia aperta, che presenta al suo interno un disegno di una cartolina dipinta con un paradiso tropicale recante la scritta Paradise.

Nella parte cava la valigia è colma di schede Gratta e Vinci perdenti mente il colore esternamente è verde speranza. Il tutto ci rimanda a una partenza mai avvenuta, a un sogno irrealizzato, a un’illusione patologica e infranta da somme investite nel nulla, da sogni deboli di una vita apparentemente migliore e ormai abbandonata e perduta.

Veronica Bisesti- Antonio della Guardia sono gli autori di Spazi Silenti altra opera che si aggiunge alle prime 5 classificate di #Art4U forme incrociate che generano una terza entità silente, il vuoto richiama il rapporto tra il giocatore e i beni di consumo.

Viviana Marchiò con Assenza vincitrice di Art4U Un lavoro di riutilizzo di un’iconografia del passato per ricontestualizzarla nella contemporanea patologia del gioco d'Azzardo

Dominus di Alessio Capaccio vincitore di #Art4U rappresenta il cuore ucciso da una meteora con la forma di un grosso dado.


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