Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

I Carabinieri e sant’Egidio insieme per la pace

Siglato un protocollo d'intesa, il primo del genere, tra l'Arma e la ong. In comune la «vicinanza alla gente», e in vista una serie di collaborazioni sui temi della legalità, della tutela delle fasce più deboli della popolazione fino al recupero di beni sequestrati dall’Arma da destinare poi ai poveri

di Gabriella Meroni

Un protocollo d’intesa, il primo nel suo genere, è stato siglato ieri tra tra la Comunità di Sant’Egidio e l’Arma dei carabinieri sui temi dei diritti umani, della costruzione della pace e della lotta alla povertà. Una collaborazione «che parte in Italia dalle periferie e dalla difesa degli anziani come di tutte le persone più vulnerabili», come ha spiegato il presidente della ong, Marco Impagliazzo, «proprio in un momento in cui sono venute a cadere nella società tante reti di protezione. Ma riguarda anche l’estero, in aiuto ai processi di pace e all’impegno per il dialogo portato avanti dalla Comunità in tanti Paesi, a partire dall’Africa». L’accordo si basa su ciò che vi è in comune con l’Arma dei carabinieri, e cioè «la vicinanza alla gente».

L’intesa è stata firmata, oltre che dal presidente Impagliazzo, dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, alla presenza della ministra della Difesa Roberta Pinotti e del fondatore della Comunità Andrea Riccardi. Il testo prevede una collaborazione in diversi settori: dalla promozione della cultura della legalità alla tutela delle fasce più deboli della popolazione fino al recupero di beni alimentari o vestiari sequestrati dall’Arma attraverso la loro distribuzione ai poveri seguiti dalla Comunità. Una particolare attenzione sarà sviluppata nei confronti degli anziani attraverso speciali iniziative e alcune campagne di sensibilizzazione in difesa dei loro diritti.

Vista la capillare rete dell’Arma all’estero, in servizio nelle nostre sedi diplomatiche, e la presenza di Sant’Egidio in più 70 Paesi di tutti i continenti, sarà inoltre realizzata un’importante sinergia tra i due soggetti, in particolar modo in Africa, Asia e America Latina, dove il terreno di incontro è quello della cooperazione internazionale con una collaborazione attiva per la tutela dei diritti umani e l’educazione alla pace. «Sono tanti i punti di collaborazione concreta che possiamo sviluppare con Sant’Egidio, una sinergia che metteremo in atto per il bene della collettività», ha detto il generale Del Sette. «La forza dei carabinieri è la sua capillare presenza fra la gente, a partire dai più deboli, qui a Roma come in Africa. Possiamo lavorare insieme per difendere i diritti umani». Vista la capillare rete dell’Arma all’estero, in servizio nelle nostre sedi diplomatiche, e la presenza di Sant’Egidio in più 70 Paesi di tutti i continenti, sarà inoltre realizzata un’importante sinergia tra i due soggetti, in particolar modo in Africa, Asia e America Latina, dove il terreno di incontro è quello della cooperazione internazionale con una collaborazione attiva per la tutela dei diritti umani e l’educazione alla pace.

«Questo è un accordo», ha dichiarato la ministra della Difesa Roberta Pinotti, «che ci onora perché si tratta di due soggetti presenti tra la gente, non solo in Italia, ma nel mondo, a partire dai Paesi più difficili e in guerra. Sono grata all’Arma per il lavoro di peace keeping che svolge all’estero in Paesi molto difficili e in guerra, come anche a Sant’Egidio per il suo instancabile lavoro per la pace e il dialogo, da tanti anni, e ora, in particolare, con il prezioso progetto dei corridoi umanitari per l’accoglienza ai profughi siriani».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA