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Minniti: «Tutti i Paesi Ue debbono unirsi per trovare una soluzione comune alle migrazioni»

Affrontati durante il vertice Italia-Malta, che si è tenuto a La Valetta, i temi del contrasto all’immigrazione irregolare e al terrorismo. «Oggi, la migrazione non riguarda solo alcuni Paesi del Mediterraneo. È diventata un motivo di preoccupazione per tutta l’Europa, e tutti i Paesi debbono unirsi per cercare di trovare una soluzione comune» hanno affermato i ministri Minniti e Abela in un comunicato congiunto

di Redazione

Incontro bilaterale ieri 4 gennaio a La Valletta tra il ministro dell'Interno Marco Minniti e il ministro per gli Affari Interni e la Sicurezza Nazionale di Malta Carmelo Abela. Al centro dei colloqui di Malta, che dal 1° gennaio ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, le politiche di sicurezza nel Mediterraneo e il rapporto con l’Europa, con particolare riferimento al contrasto all’immigrazione irregolare e al terrorismo e il rafforzamento della collaborazione in materia di formazione delle Forze di Polizia.

«Oggi, la migrazione non riguarda solo alcuni Paesi del Mediterraneo. È diventata un motivo di preoccupazione per tutta l’Europa, e tutti i Paesi debbono unirsi per cercare di trovare una soluzione comune» hanno affermato i ministri in un comunicato congiunto.

Il ministro Minniti ha sottolineato l’eccellente collaborazione esistente tra i due Paesi vicini, che condividono una visione comune su diverse questioni. L’Italia considera pertanto l’attuale Presidenza maltese di grande rilevanza per quanto concerne i settori della migrazione e della sicurezza.

Gli ultimi anni hanno visto cambiamenti delle rotte migratorie e ciò ha portato la questione della migrazione alle soglie di Paesi che fino a quel momento non erano stati interessati direttamente. Le relazioni con i Paesi terzi di origine devono quindi essere rafforzate per garantire il rimpatrio dei richiedenti asilo respinti. Questi Paesi devono essere aiutati ad incrementare gli investimenti nel proprio territorio in modo che meno persone sentano la necessità di intraprendere un pericoloso viaggio verso l’Europa.

In serata poi l'annuncio che, nel breve periodo, la missione del ministro Minniti in Nord Africa proseguirà con una visita a Tripoli, programmata a seguito di contatti fra il Governo di Accordo Nazionale libico e il governo italiano su temi della sicurezza di comune interesse.

La missione del ministro dell'Interno era iniziata il 3 gennaio a Tunisi, dove aveva incontrato, insieme al ministro dell’Interno Hèdi Majdoub, il Primo ministro Youssef Chahed con il quale aveva dialogato sui temi dell'immigrazione, della sicurezza e delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. La cooperazione italo-tunisina nel campo della sicurezza e le modalità per rafforzarla erano stati poi al centro dei colloqui con il collega Majdoub: «La Tunisia costituisce un partner fondamentale" aveva affermato Minniti "nella prospettiva di un'azione comune contro il terrorismo e contro i trafficanti di uomini».


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