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Cooperazione & Relazioni internazionali

I profughi che distribuiscono cibo ai senzatetto

Mentre gelo e neve rendono ancora più dure le condizioni di vita dei migranti bloccati in Siria, un gruppo di profughi si organizza per distribuire cibo ai senzatetto di Salonicco

di Ottavia Spaggiari

Continua il rigidissimo inverno greco che, dalle isole fino al nord del Paese, ha reso ancora più dure le condizioni di vita dei migliaia di profughi ancora bloccati nei campi del governo.

Questa settimana sono caduti 15 km di neve, solo nella zona di Salonicco dove sono localizzati 13 dei 32 campi profughi ospitanti circa 7mila persone, secondo i dati governativi.

La neve e il gelo, hanno ulteriormente danneggiato le strutture già precarie in cui sono costretti a vivere i migranti, tra questi moltissime famiglie, e un numero di bambini che sfiora il 40% dei profughi, costretti da mesi a vivere in tenda, dentro ex magazzini e capannoni industriali dismessi.

Medici Senza Frontiere ha riportato che a Softex, uno dei campi più grandi nel nord della Grecia, le tubature sono gelate, non c’è elettricità e il riscaldamento è incostante, mentre gran parte della struttura è stata danneggiata.

È proprio a Salonicco che un gruppo di profughi si è unito ai volontari locali per distribuire il cibo avanzato dai campi ai senzatetto della città, migranti e non.

“Non sapevo fossero rifugiati,” ha raccontato ai microfoni di AlJazeera, Malina, una signora greca, madre di tre bambini. “Vorrei ringraziarli. Vengono qui 3 volte al giorno, mattina, pomeriggio e sera.” Tra loro, Adel, uno dei ragazzi siriani impegnati nella distribuzione alimentare. “E’ una questione di umanità, non di essere rifugiati o greci”, ha raccontato alle telecamere. “Non mi interessa che loro siano greci e io un rifugiato siriano, siamo tutti umani.”

Photo: STR/AFP/Getty Images

Video: AlJazeera


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