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Quando il lutto colpisce i bambini: un’associazione li aiuta a tornare a vivere

In Europa un bambino ogni 30 perde un genitore, fratello o sorella prima dei 18 anni. Un'esperienza traumatica che può lasciare segni indelebili, o trasformarsi in un'occasione per diventare più forti. "Libellule nel cuore" è un nuovo progetto che offre a bambini e adolescenti un percorso di elaborazione del lutto e sostiene tutta la famiglia. Per tornare a sorridere

di Gabriella Meroni

L’infanzia, si dice, è un’età spensierata. Ma le statistiche europee segnalano che un bambino ogni 30 perde un genitore, fratello o sorella prima dei 18 anni: tra loro, alcuni attraversano naturalmente il lutto per poi ritornare alla normalità, altre, invece, tra cui intere famiglie, vivono questa esperienza come una faticosa lotta alla quale non riescono a dare un significato. Per aiutare e sostenere questi bambini e i loro cari nasce Libellule nel Cuore, primo progetto della Fondazione Maurizio Fragiacomo onlus, il cui intento è facilitare l’elaborazione del lutto nei bambini, negli adolescenti e nelle loro famiglie. Se la famiglia riesce ad affrontare e superare adeguatamente la crisi – è la convinzione alla base del progetto – i suoi membri avranno la possibilità di diventare più forti, anche di fronte alle successive prove e difficoltà della vita, sviluppando una maggiore resilienza.

Libellule nel Cuore fornisce strumenti per alleggerire il dolore emotivo causato dalla morte di una persona cara nei bambini e adolescenti, attraverso un supporto professionale, pratico, dedicato ed attento. Si rivolge quindi ai bambini e agli adolescenti, ma anche a tutta la famiglia, che si trova immersa nel dolore della perdita, offrendo agli adulti vicino al bambino gli strumenti adeguati ad accoglierlo nei suoi bisogni e nelle sue esigenze; innanzitutto agli insegnanti -che accogliendo i ragazzi al rientro nella vita normale devono possedere le competenze adatte ad aiutare nel percorso di elaborazione del lutto – ma anche agli operatori sanitari e del sociale che si possono trovare a interagire con bambini e famiglie che devono affrontare un lutto.

Questo progetto della Fondazione, sostenuto dal Presidente Enzo Pesce e da Karen Rogerson, sua coordinatrice, si ispira a Grief Encounter, una delle più autorevoli organizzazioni britanniche fondata dalla psicologa Shelley Gilbert, che si occupa di sostenere ed aiutare, mediante un supporto professionale, i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie che hanno vissuto la perdita di una persona cara. Il team di Libellule nel cuore è composto da personale altamente specializzato nell’ambito della psicoterapia, del counseling e dell’educazione, affiancato da un’équipe di volontari formati.

L’attività di Libellule nel Cuore, che opera a Milano in uno spazio di ascolto in un clima accogliente, consiste in un percorso di elaborazione del lutto costituito da incontri di gruppo o individuali, di counseling terapeutici ove necessario, ma anche di momenti ludici e di socializzazione e di attività espressive e creative. Vengono inoltre organizzati momenti dedicati alla memoria nel rispetto di culture, valori e convinzioni individuali.

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