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Sicuri che la prova Invalsi sia stata “declassata”?

Non sarà più parte integrante dell'esame di Stato, ma forse la prova standardizzata su italiano, matematica e inglese che ha fino ad oggi diviso gli insegnanti peserà anche di più sul futuro degli studenti: le università infatti potranno tener conto dei risultati lì ottenuti per decidere l'accesso ai corsi

di Sara De Carli

La prova Invalsi non farà più parte dell’esame di Stato, né al termine del primo ciclo né al termine della quinta superiore. Ma siamo sicuri che questo significhi un “declassamento” della prova Invalsi? Non è proprio così.

La prova intanto resta, seppure sganciata dall’esame. Si farà come ora nelle classi seconde e quinte della scuola primaria e in aprile nella classe terza della secondaria di primo grado e nella classe quinta della secondaria di secondo grado. La devono fare anche i candidati esterni, per poter essere ammessi all’esame. Ci entra, per tutti, anche l’inglese.

I risultati della prova Invalsi concorrono come oggi a costruire una foto della scuola, nel rapporto di autovalutazione ma d’ora in poi – questa è la novità scritta all’articolo 21 dello schema di decreto sulla valutazione – l'esito della prove sostenute prima della maturità viene riportato in maniera distinta per ciascuna disciplina oggetto di rilevazione (quindi con tre risultati, uno per italiano, uno per matematica e uno per inglese) in una specifica sezione all'interno del curriculum dello studente. E soprattutto le Università, sulla base della propria autonomia, potranno d’ora in poi «tenere a riferimento per l'accesso ai percorsi accademici», proprio i livelli di competenza conseguiti nelle discipline oggetto delle prove Invalsi. «Elemento importante di novità è il valore orientativo della prova rispetto all'accesso ai percorsi accademici univesitari», si legge anche nella relazione illustrativa, «in quanto si prevede, in via generale, che le Università possano tenere a riferimento i livelli di competenza conseguiti nelle discipline oggetto delle prove».

Per questo forse il fatto che la prova Invalsi non sia più nell’esame non significa affatto che la prova sia stata “declassata”. Forse anzi alla fine peserà anche di più nella biografia e sul futuro degli studenti. E questo va saputo, quale che sia il giudizio che si ha sulle prove Invalsi che tanto fino ad oggi hanno diviso anche i docenti.


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