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«Questa riforma del sostegno è una presa in giro»: la Fish avvia la mobilitazione

Come anticipato proprio su Vita.it, lo schema della proposta del Governo sull'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e gli insegnanti di sostegno è da bocciare: non contiene nessuna delle novità attese e anzi fa passi indietro inaccettabili. Per la Fish è «un papocchio» pieno solo di «dichiarazioni di intento». Associazioni e persone con disabilità pronte alla protesta.

di Redazione

Riforma del sostegno e dell’inclusione scolastica, non ci siamo. Come denunciato proprio su Vita.it, erano molte le aspettative, in larghissima parte tradite: così la FISH- Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap «rigetta all’unanimità» lo Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”.

«Non si può certo dire che negli ultimi due anni la nostra Federazione non abbia praticato un confronto tecnico e politico con il Ministero dell’Istruzione. Lo abbiamo dimostrato ripetutamente in confronti diretti con la dirigenza politica e tecnica di quel Dicastero e siamo giunti persino ad elaborare e presentare anche una specifica proposta di legge, concordandone correzioni e aggiustamenti con il Ministero stesso», commenta Vincenzo Falabella, il presidente, alla conclusione della Giunta Nazionale della FISH convocata per confrontarsi sul testo della delega recentemente presentato dal Governo in Parlamento. La proposta di Fish e Fand, sottoscritta da alcuni parlamentari e assegnata alla VII Commissione Cultura con il numero AC 2444 (qui il testo) puntava a favorire la continuità didattica, oggi frenata dal diffuso precariato, creando degli appositi ruoli per i docenti per il sostegno; ribadiva l’obbligo di riduzione del numero di alunni per classe e del numero di alunni con disabilità nella stessa classe e introduceva l’obbligo di formazione iniziale ed in servizio dei docenti sulle didattiche inclusive. In questi mesi, dopo l’approvazione del testo della legge 107 sulla Buona Scuola, dalle dichiarazioni giunte dal Miur, sembrava che proprio a questa proposta di legge sarebbe stata sostanzialmente recepita dal Governo proprio come base della delega. Grandissima quindi la delusione nel vedere il testo dello schema di decreto: quella proposta era per Falabella «di ben altra qualità rispetto al papocchio che ora assume la veste di Atto del Governo. Ma quando l’Esecutivo ha assunto la delega in forza della legge sulla ‘buona scuola’, di quella apparente disponibilità al confronto si è persa la sostanza e il senso. Anzi, le istanze delle persone con disabilità sono state largamente ignorate se non contrastate. Vediamo tradite le principali istanze del movimento delle persone con disabilità, mascherandole dietro dichiarazioni di intento ma declinandole in un nulla di davvero concreto, anzi tornando indietro rispetto anche alle minime garanzie attuali. Temi come quelli della continuità scolastica, della garanzia di sostegno adeguato, della formazione dei docenti, della qualità scolastica, della corretta valutazione delle necessità e delle potenzialità degli alunni con disabilità, della programmazione sostenibile e congruente, della rivisitazione intelligente di ruoli, competenze, responsabilità sono – in tutta evidenza – tradite e, a tratti, irrise. In termini ancora più schietti: una presa in giro!».

A fronte a tali gravi considerazioni, visto ed analizzato il testo dello schema di decreto, il Presidente Vincenzo Falabella ribadisce che «la FISH e le associazioni federate non potranno che avviare una mobilitazione e tutte le forme di protesta e di denuncia utili a rivedere profondamente questo testo da cui prendiamo con vigore le distanze come associazioni e come cittadini».

Foto Mario Tama/Getty Images


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