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Riforma terzo settore, Bobba: Ecco a che punto siamo

L'intervento del sottosegretario al Welfare al Csv di Monza e Brianza fa chiarezza sulla tempistica e sottolinea: «Per la prima volta la normativa italiana introduce il concetto legato alla valutazione di impatto sociale come strumento di verifica della efficacia delle attività svolte dai soggetti di Terzo Settore , dandone una definizione. Questa puntuale e motivata definizione sorregge la scelta di introdurre uno strumento di misurazione che sia semplice, unico e condiviso»

di Redazione

«Stiamo lavorando alacremente non solo con l’intento di rispettare la tempistica prevista dalla delega, ma anche per far sì che le nuove misure abbiano subito le “gambe” e possano diventare applicabili». A metterlo nero su bianco è stato il sottosegretario al Welfare Luigi Bobba nel messaggio (in allegato la versione integrale) che ha inviato al Centro di Servizio per il volontariato di Monza e Brianza che sabato scorso ha organizzato un convegno sulla riforma del Terzo settore.

Molto complesso è il lavoro che stiamo inoltre svolgendo per la stesura del Codice del Terzo settore che dovrà trovare un giusto equilibrio tra l’esigenza di superare l’odierna frammentazione, senza per questo coartare le specificità dell’autonoma iniziativa dei cittadini che liberamente si associano.

«Il testo relativo alla riforma del Servizio civile, già passato vaglio di due Commissioni parlamentari, dovrà essere portato velocemente in Consiglio dei Ministri e poi varato in tempi brevi, in modo da rendere possibile il passaggio al nuovo Servizio civile universale e di consentire a circa 46mila giovani – con le risorse al momento disponibili – di vivere questa esperienza», ha aggiunto Bobba. Che poi ha proseguito: «Altri decreti attuativi sono in fase di completamento: quello riguardante le misure di sostegno al Terzo settore, le reti associative e i Centri di Servizi per il volontariato; il testo relativo all’impresa sociale; il DPR contenente lo statuto della Fondazione Italia Sociale, per i quali -una volta completato il lavoro di rifinitura- si potrà avviare l’iter parlamentare. Molto complesso è il lavoro che stiamo inoltre svolgendo per la stesura del Codice del Terzo settore che dovrà trovare un giusto equilibrio tra l’esigenza di superare l’odierna frammentazione, senza per questo coartare le specificità dell’autonoma iniziativa dei cittadini che liberamente si associano. In esso dovranno trovare posto anche le norme tributarie oggi non sempre coerenti con la meritorietà sociale delle molteplici attività realizzate dagli enti di Terzo Settore».

Sottolineao che per la prima volta la normativa italiana introduce il concetto legato alla valutazione di impatto sociale come strumento di verifica della efficacia delle attività svolte dai soggetti di Terzo Settore , dandone una definizione

Poi il passaggio sulla valutazione d’impatto. «Sottolineao che per la prima volta la normativa italiana introduce il concetto legato alla valutazione di impatto sociale come strumento di verifica della efficacia delle attività svolte dai soggetti di Terzo Settore , dandone una definizione. Questa puntuale e motivata definizione sorregge la scelta di introdurre uno strumento di misurazione che sia semplice, unico e condiviso. A tal fine, sarà avviato un gruppo di lavoro composto da qualificati specialisti e ricercatori al fine di delineare uno strumento di misurazione che non sia né troppo complesso e raffinato, né meramente compilativo, finalizzato sia a valutare l’effettiva qualità degli interventi, sia a sostenere lo sviluppo di fondi di investimento ad impatto sociale sia, infine, a sviluppare forme di controllo non meramente formali e contabili».

Infine la conclusione del sottosegretario: «Ci sono dunque tutte le premesse per il completamento di questo grande processo di riforma – da tempo atteso -rispetto al quale hanno avuto una parte importante le organizzazioni, gli enti , le reti associative che, con il proprio bagaglio di conoscenza, esperienza e competenza hanno contribuito notevolmente a determinare una svolta impegnativa che avrà effetti a medio lungo periodo, sia sulle organizzazioni di mercato che sulle amministrazioni pubbliche».

In foto le immagini del progetto Cangiari, la moda etica made in Goel (cooperativa sociale calebrese aderenti al circuito Cgm)


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