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Sostenibilità sociale e ambientale

La sparizione dei carnivori: un italiano su 5 è veg, solo il 46% mangia di tutto

Cambiano profondamente (e velocemente) le abitudini alimentari del nostro paese. Dal 2015 al 2016 crollano i consumi di carne, i cibi senza senza glutine fanno boom insieme a quelli senza lattosio. Cresce ancora il bio, in aumento vegetariani e vegani. Il 35% della popolazione elimina consapevolmente (anche se non sempre) la carne dalla dieta

di Gabriella Meroni

Diminuiscono i consumi alimentari in Italia, ma crescono senza sosta i nostri connazionali che amano il “free from”: senza prodotti di origine animali, senza glutine, senza lattosio. Lo certifica il Rapporto Vegan Italia 2017, che ha preso in esame indicatori ufficiali targati Ismea e messo a confronto i numeri del settore 2015 con quelli 2016. Ed ecco i dati: nei primi 10 mesi del 2016 la spesa delle famiglie per gli acquisti agroalimentari ha registato una lieve flessione -1,0%, ma sicuramente le peggiori performance le mettono a segno i consumi carnei, con particolari cali nel comparto carni rosse (-5,8%). Segno negativo anche nel mercato affettati e salumi (-5,3%) e dei prodotti caseari (-3,2%), ad eccezione dei formaggi dop.

Un panorama negativo e una generale contrazione del carrello che non riguarda però alcune categorie di prodotti, capaci «di soddisfare esigenze non solo razionali, ma anche emotive». Il vero boom è targato senza glutine, settore che cresce del 33% in un anno, ma anche il resto del “free from” va alla grande: +14,3% i consumi senza lattosio, +20% per i consumi di alimenti bio per il quinto anno di seguito (preferenza del consumatore che si estende, velocemente, anche al comparto non food). Crisi o no, crescono (+16,6%) anche i prodotti premium, dove tale denominazione viene associata alla fascia alta dell’assortimento, con un prezzo superiore almeno del 20% rispetto alla media della categoria.

In aumento anche la popolazione italiana che si dichiara vegana, arrivata a toccare quota 1 milione e mezzo (di cui 59% donne 41% uomini), mentre le aziende alimentari certificate veganok sono arrivate a 353 e i prodotti circa 10mila. Quanto agli alimenti vegani, ottimi risultati per le zuppe (+37%), i sostituti della carne (+27,1%) e i latti vegetali (+19%). Gli onnivori, secondo il Rapporto, sono ormai la minoranza: il 46% della popolazione; il resto si divide tra vegani (3%, secondo l'Eurispes nel 2011 erano solo lo 0,4%), vegetariani (16%) e un 35% di "curiosi" che acquistano ogni tanto prodotti vegan.


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