Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sostenibilità sociale e ambientale

#Soslupo: giù le mani da “frate lupo”

Alla vigilia della Conferenza Stato-Regioni che - giovedì 2 febbraio - dovrebbe dare il via libera al Piano per la conservazione dei lupi che prevede anche degli abbattimenti, cresce la mobilitazione degli ambientalisti. Enpa raccoglie oltre 500mila firme su Facebook, Fare Verde onlus ha attivato un passa parola online mentre al fianco del Wwf è sceso in campo Silver con il suo "Lupo Alberto"

di Antonietta Nembri

Le associazioni ambientaliste e animaliste italiane non ci stanno. E in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce contro quanto previsto dal Piano Lupo predisposto dal ministero dell’Ambiente, accanto alle associazioni è sceso in campo anche il disegnatore Silver che con Wwf ha diffuso una vignetta con Lupo Alberto (qui la news). Oltre alla campagna social #Soslupo di WWF, l’Enpa ha mobilitato oltre 500mila persone che hanno raccolto l’appello in difesa dei lupi lanciato da Ente attraverso la propria pagina Facebook. «Anche in queste ore centinaia di migliaia di italiani stanno “assediando” le pagine social e le caselle mail del ministero dell’Ambiente e delle istituzioni; stanno firmando petizioni online e stanno dimostrando civilmente il proprio dissenso nei confronti di quella parte del “Piano sulla conservazione del lupo” che prevede la possibilità di aprire la caccia contro il più grande predatore italiano. Insomma – si legge in una nota dell’Enpa -, i cittadini, al cui fianco si sono schierati anche alcuni presidenti di regioni, stanno dicendo in modo chiaro e inequivocabile che non vogliono le uccisioni di lupi».

Su Facebook è attiva anche l’associazione Fare Verde onlus che ha diffuso un’immagine che richiama “fratello Lupo” e un commento in cui si legge «Il lupo, insieme all’orso, è un animale simbolo dell'Abruzzo. Un attacco al lupo è un attacco alla nostra stessa identità che tanti operatori, ogni giorno, spendono anche su un piano turistico ed economico. Pecore, formaggi, prodotti tipici e animali selvatici fanno parte di un complesso ecosistema da difendere in maniera integrale. Poiché in Natura tutto è collegato, attaccarne una parte significa mettere in discussione il tutto», da qui anche un invito rivolto al titolare del ministero dell’Ambiente: «Comprendiamo che il ministro Galletti, nato e cresciuto in città, possa non avere le competenze per decidere su una questione così delicata. Per questo lo invitiamo a ritirare la sua proposta e venire a studiare etologia e ecologia sulle nostre montagne. Magari avremo anche modo di convincerlo che trivelle e inceneritori, per i quali nutre una certa passione, non sono la risposta giusta ai problemi del nostro tempo» e un appello: «#soslupo #fareverde passate parola».

Enpa inoltre spiega che: «Ridurre le tutele del lupo, autorizzando un “prelievo” del 5% alle Regioni, che “motiveranno” in qualche modo la necessità di ricorrere alle fucilate, è inaccettabile da un punto di vista scientifico, etico e legale. Tra l’altro, questa misura finirebbe per alimentare anche il bracconaggio, che ogni anno già uccide moltissimi esemplari», l’ente nazionale protezione animali aggiunge «I lupi sono una specie elusiva, la cui predazione è diretta principalmente contro cinghiali e cervi. È chiaro che, se gli animali cosiddetti “da allevamento” vengono abbandonati a se stessi, senza alcun riparo, essi diventano bersaglio di qualsiasi tipo di predatore. Sta dunque agli allevatori porre in essere misure minime di buone senso, finalizzate a garantire quella custodia responsabile che è l’unico modo per proteggerli in modo realmente efficace». Mentre si annunciano per domani 2 febbraio una manifestazione davanti alla sede della Conferenza Stato-Regioni 138 attivisti Ecoradicali annunciano uno sciopero della fame.

Pare però che le Regioni comincino a fare marcia indietro sulla riapertura della caccia al lupo, mentre il ministro Gian Luca Galletti continua a difendere la possibilità di abbattimento controllato.
Per esempio la presidente del Friuli Debora Serracchiani e l'assessore veneto Giuseppe Pan hanno cominciato a esprimere dubbi e contrarietà. I Verdi della Campania annunciano che la loro Regione voterà no. Il presidente dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso si dice "perplesso" sull'abbattimento, il suo collega piemontese Sergio Chiamparino chiede un approfondimento, come pure l'assessore ligure all'Agricoltura, Stefano Mai «Per quanto il testo presenti molti elementi condivisibili», sostiene Mai «come la lotta al bracconaggio, tuttavia come Regione Liguria saremmo più propensi nell'affrontare le problematiche inerenti alla presenza del lupo nel nostro entroterra puntando maggiormente su sistemi di prevenzione. L'obiettivo finale resta comunque la tutela e la messa in sicurezza del comparto zootecnico locale».

Da parte sua il ministro Galletti commenta: «Nessuno vuole ammazzare i lupi vogliamo una normativa che permetta di conservare la biodiversità e che permetta la convivenza fra i lupi e gli agricoltori».In certe zone la presenza del lupo è diventata un rischio per le attività agricole, spiega Galletti in una nota di Regioni.it, «ci sono attività che chiudono per la presenza dei lupi. Per questo ho messo intorno ad un tavolo 70 esperti, che hanno predisposto 22 azioni per migliorare la convivenza fra i lupi e gli agricoltori».
Mentre alla Camera, i Cinquestelle chiedono che il governo ritiri la "norma ammazza lupo".

In apertura foto di Matt Cardy/Getty Images


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA