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In Italia 100mila bambini maltratti, ma è solo la punta dell’iceberg

Il 10 e l’11 febbraio a Bologna si terranno gli Stati Generali sul maltrattamento all'infanzia, promossi dal Cismai. Bambine e minori stranieri i più a rischio. Al Sud i casi sono quasi il doppio che al Nord. La prima forma di maltrattamento è la trascuratezza: riguarda un bambino su due fra quelli segnalati.

di Redazione

In Italia sono 100mila i minori maltrattati presi in carico dai servizi sociali. Le categorie più esposte sono le bambine e gli stranieri. Il fenomeno è più frequente al Sud e al Centro, dove si registrano, rispettivamente, 273,7 e 259,9 casi ogni mille minori contro i 155,7 del Nord. La prima forma di maltrattamento in Italia è la trascuratezza: il 47% dei bambini e delle bambine in carico ai servizi è vittima di gravi forme di trascuratezza materiale e affettiva.

A distanza di tre anni dall’ultimo Congresso, il CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia organizza a Bologna gli Stati generali sul maltrattamento in Italia. L’edizione 2017 (qui il programma) è in calendario il 10 e l’11 febbraio: l’obiettivo è fare il punto della situazione su un fenomeno così drammaticamente diffuso nel nostro Paese, allargandosi in generale a una riflessione sulla condizione dell’infanzia nel nostro Paese. Al centro della riflessione che il CISMAI proporrà a Bologna ci sono la “prevenzione” e il “confronto” con le istituzioni pubbliche e private, con gli esperti del settore e con il mondo della politica.

La prevenzione rappresenta ovviamente la miglior tutela possibile della vita di migliaia di bambini, sottraendoli per tempo alle gravi conseguenze dei maltrattamenti diretti e della violenza assistita e anche dal punto di vista meramente economico il prevenire è meglio che curare: a conti fatti, la prevenzione costerebbe ai bilanci pubblici meno degli oltre 13miliardi di euro annui (lo 0, 84% del Pil, stima dell’Università Bocconi) spesi per gli interventi di cura e assistenza. L’Italia deve impegnarsi con continuità e stabilità per creare un sistema nazionale di sorveglianza che rilevi il maltrattamento, valuti l'efficacia delle politiche, riformi le strategie di intervento. L'Italia infatti è stata più volte richiamata dall'ONU per l'assenza di un sistema adeguato di monitoraggio e raccolta dati sul maltrattamento. A ciò si aggiunge la lenta affermazione, nel nostro Paese, di una cultura dei diritti del minore. «È urgente avere un sistema organico per intercettare per tempo le situazioni di maltrattamento sui bambini e le bambine e fornire le cure necessarie così da evitare le gravi conseguenze sulla loro crescita. Il diritto al benessere è un diritto fondamentale. Il CISMAI è da sempre impegnato nella rilevazione e denuncia del fenomeno del maltrattamento in tutte le sue forme, e nel portare all'attenzione della classe politica le istanze dei bambini e delle bambine che vivono nel nostro Paese», afferma Gloria Soavi, presidente del CISMAI, che non a caso farà un intervento dal titolo “Il quadro italiano sul maltrattamento all’infanzia fra regressione e proposte di rilancio”.

La violenza sui minori, pur vivendo oggi una preoccupante escalation, resta ancora un fenomeno ancora largamente sommerso: i casi reali sarebbero almeno 9 volte maggiori di quelli noti, secondo le stime prudenziali dell'OMS Europa. Non va trascurato infine il ruolo delle nuove tecnologie nella grave diffusione dell’abuso sessuale sul web e il cyberbullismo che trasforma in un inferno la vita delle vittime. Ancora, il dramma nel dramma dei minori stranieri non accompagnati, che rischiano abusi e sfruttamento perché fragili e soli. Un’altra piaga è la violenza assistita, quando cioè i minori sono spettatori di maltrattamenti su figure di riferimento o significative dal punto di vista affettivo, o addirittura quel trauma del bambino cui un genitore uccide l’altro genitore. Sono tutti temi che verranno approfonditi durante gli Stati generali del CISMAI, con relazioni di esperti nazionali e internazionali e cinque seminari: violenza domestica e violenza assistita, abusi sessuali dentro e fuori dalla rete, trascuratezza prevenzione rilevazione e trattamento, bambini di cittadinanza non italiana e maltrattamento, quando le istituzioni mal-trattano.

Fra i partecipanti alla due giorni ci saranno anche Filomena Albano, Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, il regista Giovanni Piperno, autore del docu-film “Le cose belle”, Elisabetta Gualmini, Assessore alle Politiche di welfare della Regione Emilia-Romagna, e Sandra Zampa, Vicepresidente della Commissione bicamerale per l'Infanzia e l'Adolescenza.

Foto Cengizhan Konus / Unsplash


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