Welfare & Lavoro

#GRF17, volontari e farmacisti in campo mentre crescono i bisogni

Torna sabato 11 febbraio in tutta Italia la Giornata di raccolta del farmaco. A Milano e provincia quasi 400 le farmacie convenzionate, circa 3.800 in tutta Italia. Lo scorso anno aiutati oltre 151mila bisognosi nella sola area milanese, anche a fronte di una crescita delle confezioni di farmaci donate (+6,6%) la domanda di aiuto è cresciuta di quasi il 16%

di Antonietta Nembri

Che fare di fronte a una domanda sempre più pressante da parte degli enti che aiutano chi non riesce a comprarsi neppure un’aspirina? Moltiplicare gli sforzi di aiuto. E un momento dell’anno in cui massimizzare questo impegno è sabato 11 febbraio quando il Banco Farmaceutico scende in campo in tutta Italia con la XVII edizione della Giornata di Raccolta del Farmaco (#Grf17). A presentare l’iniziativa a Milano il presidente di Banco Farmaceutico Milano, Giuliano Salvioni con l’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, Luca Pesenti, docente di sociologia alla Cattolica e direttore della ricerca dell’Osservatorio Donazione Farmaci, Alberto SInigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca, uno degli enti beneficiari dei farmaci raccolti, al tavolo anche Annarosa Racca, presidente di Federfarma.

Da parte sua l’assessore Majorino ha definito la Giornata di raccolta del farmaco un’occasione di mobilitazione corale dei cittadini «in un contesto che domanda sempre più azioni significative a favore delle persone più fragili». Mentre Alberto Sinigallia ha voluto portare la sua testimonianza della grande importanza dell’iniziativa del Banco Farmaceutico: «casa, lavoro e salute sono le tre colonne sulle quali si basa l’uomo e soprattutto le persone che vivono in situazione di indigenza. La salute poi è proprio l’aspetto che i senza dimora e gli indigenti lasciano andare». E qui, ha aggiunto «il supporto del Banco Farmaceutico è un enorme aiuto per noi perché è come un moltiplicatore di quello che facciamo». Sinigallia ha ricordato le migliaia di farmaci che vengono donati alle onlus «Solo nell’ultimo anno sono state distribuite da Progetto Arca agli utenti dei centri di accoglienza e alle famiglie in housing sociale 1600 confezioni di farmaci e presidi. E – ha aggiunto – ci sono realtà come Opera San Francesco che sono molto più impegnate sul fronte salute. Per questo dico che il piccolo gesto di entrare in farmacia e donare un farmaco e foriero di enormi risultati».

Fare rete per Salvioni è nel Dna del Banco Farmaceutico fin dalla sua nascita nel 2000 e con realtà sia del privato sociale sia con istituzioni pubbliche, ha ricordato per esempio la collaborazione con il dormitorio di viale Ortles, «l’altra gamba è il mondo delle farmacie che sono anche il primo punto in cui i cittadini possono dare il loro contribuito». Annarosa Racca da parte sua ha sottolineato il valore dell’iniziativa «è nato con pochi farmaci donati, ora è un gesto nazionale con oltre 4mila farmacie e con volontari che sono straordinari». Racca ha anche ricordato la presenza in molte farmacie per tutto l’anno del punto di raccolta delle confezioni di farmaci in corso di validità e che le famiglie si ritrovano in casa.

L’obiettivo anche quest’anno è quello di superare la quota di confezioni donate dell’anno precedente, aumentare il numero delle farmacie aderenti all’iniziativa. Sono circa 3.800 le farmacie convenzionate in tutta Italia e dove sabato 11 febbraio si terrà la Giornata di raccolta del farmaco, i medicinali saranno poi consegnati direttamente a oltre 1600 enti caritativi. Fondamentali i volontari che saranno oltre 14mila in Italia, mentre a Milano saranno tre i 2mila e i 2.500 «sono storie, rapporti e conoscenze, ma – ha ricordato Salvioni – importantissimi sonoi 50 che operano con tutto l'anno»
A Milano e provincia sono 391 le farmacie dove si potrà acquistare un medicinale da donare. Lo scorso anno grazie alla raccolta sono stati aiutati oltre 151mila bisognosi con una crescita del 153% rispetto al 2015. Un dato da sottolineare è che lo scorso anno le richieste arrivate al Banco dagli enti caritativi erano in aumento del 15,8% rispetto all’anno precedente, mentre le confezioni raccolte sono cresciute del 6,6%. A livello nazionale la raccolta ha fruttato 353.851 farmaci. A leggere i dati deitro i numeri Luca Pesenti che, nel ricordare come la conoscenza sia «la prima forma di carità» ha ricordato che la «povertà sanitaria è una delle facce nascoste nel nostro Paese. In un contesto di welfare universalistico ci sono in realtà degli elementi che sfuggono sempre di più. In Lombardia, per esempio, ciascuno di noi spende in medicinali 21 euro al mese, un povero ne spende 4,20» Nel ricordare i dati Istat e il lavoro svolto dall’Osservatorio donazione farmaci ha aggiunto: «nel 2015 una famiglia su quattro ha dovuto limitare la spesa sul fronte salute». Per quanto riguarda Milano Pesenti ha ricordato come lo scorso anno la città abbia «affrontato il tema grande dei rifugiati. Nel 2015 i 64 enti convenzionati con il Banco in città hanno assistito 35mila persone, l’anno scorso gli individui aiutati sono stati 151mila: la pressione sugli enti è in pratica quadruplicata nell’arco di un anno. Quindi lo iato esistente tra quanto serve per aiutare e quanto si raccoglie che già esisteva è cresciuto. Siamo di fronte a un’emergenza sociale e umanitaria alla quale si è trovata una risposta anche se parziale».

A chiudere l’incontro Majorino ha voluto ricordare l’azione del comune di Milano a sostegno soprattutto della povertà minorile citando il reddito di maternità.

In apertura foto di Matt Cardy/Getty Images


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