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Le periferie alla Bocconi, energie oltre il rammendo

Promosso dall'associazione nextPa, martedì 21 febbraio è in programma l'incontro "Città Diseguali - La sfida delle periferie e delle loro gestioni" che si inserisce nelal cornice di: la Bocconi for Government Week - B4GOV

di Francesco Gerli

Per la prima volta nella storia, dal 2007 in tutto il mondo la popolazione delle città ha superato quella delle campagne. Dieci anni dopo, nel gennaio 2017 l’Istat ha diffuso dati allarmanti che sottolineano quanto anche nella Milano incubatrice del futuro, il numero dei senza lavoro sia in aumento nelle periferie urbane. Anche i neet, i giovani che non solo non hanno lavoro, ma neppure lo cercano, crescono e si concentrano proprio nelle periferie.
Se è vero che da Gadda a Visconti, alla vite violente dei ragazzi di borgata di Pasolini le periferie hanno sempre attirato l’attenzione di molti intellettuali e politici, le periferie contemporanee sembrano aver perso ogni tipo di fascino.
Nelle periferie degli anni ’50, ’60 e ’70 si potevano scorgere, anche osservando il “capitale sociale” e i risultati elettorali, grandi ideali, attese di riscatto sociale, arcaici legami solidali di “borgata”, mentre oggi le periferie appaiono come nidi di individui atomizzati, che condividono con le classi più abbienti gli stessi desideri profondamente consumistici, materialisti e individualisti, ma si scontrano con l’impossibilità di soddisfarli. In un’epoca in cui le speranze offerte dai “sol dell’avvenire” e dalla forza dei sentimenti religiosi appaiono ormai offuscate, le periferie rischiano di essere gli spazi del “non ce l’ho fatta". Così, lentamente, rancore e sfiducia esplodono e si sommano a disuguaglianze, paure (in primis dell’immigrazione) e a distanze, anche solo percepite, delle istituzioni, del futuro, della crescita e della passione civica.

Papa Francesco ha parlato così di periferie esistenziali, l’ex premier Matteo Renzi nel 2016 ha stanziato 500 milioni per il recupero delle periferie con grandi e piccoli progetti. Un grande architetto come Renzo Piano, presentando il progetto per la riqualificazione del Giambellino di Milano, si è impegnato per un “rammendo” del tessuto urbano e sociale.

L’Università Bocconi, il polo milanese dedicato allo studio del diritto e dell’economia, scienza sociale per eccellenza, organizza da diversi anni a febbraio una settimana di eventi, discussioni, panel e convegni interamente dedicata al settore pubblico: la Bocconi for Government Week- B4GOV. Nella rassegna di quest’anno si parlerà di dirigenza pubblica, di metodi di fundraising, gender gap, innovazioni nei trasporti e di molti altri temi. Vi parteciperanno ministri come Marianna Madia e Dario Franceschini, l’ex ministro Bonino, docenti, manager e dirigenti pubblici. In una settimana così densa, appariva necessario però un momento in grado di raccontare lo spazio e lo sfondo come quello delle periferie in cui spesso si alimentano le grandi emergenze che governi ed istituzioni si trovano ad affrontare. Le tecniche e le competenze economiche e manageriali infatti sembrano non poter prescindere da una profonda analisi del contesto geografico, sociale e perfino antropologico in cui vengono applicate. Anche etimologicamente la parola economia ci riporta al greco “oikos", alla casa e alla sua legge “nomos”: la conoscenza dell’ “oikos” d’azione è quindi imprenscindibile.

L’Associazione nextPa, nata in Bocconi nel 2014 da un gruppo di giovani studenti appassionati, è la prima associazione studentesca e apartititca dedicata esclusivamente ai temi della pubblica amministrazione e al management pubblico: organizza dibattiti, piccoli progetti di consulenza ed eventi. Grazie a nextPa, nel pomeriggio del 21 febbraio il tema della periferie entrerà nelle aule bocconiane con “Città Diseguali – La sfida delle periferie e delle loro gestioni” (Aula N23 ore 16.30). E' proprio nella riflessione sul modello di città infatti che si gioca il fulcro dell’azione amministrativa e di governo. Per questo il panel riunito da nextPa è ricco e variegato.
Spicca tra i relatori Luigi Bobba, Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, autore della recente riforma del terzo settore e del Servizio Civile “Universale”. Con Bobba discuteranno il Direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti che offrirà il punto di vista di chi ogni giorno è presenza attiva nelle periferie milanesi ed anche Raul Pantaleo, architetto “di frontiera” che ha costruito Centri di Cura e Ospedali per Emergency in tutto il mondo ed è partner dello Studio Tamassociati di Venezia. Lo Studio ha recentemente curato il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia e da sempre scommette ed investe sulla rigenerazione delle periferie. La faculty Bocconiana contribuirà al pomeriggio con gli interventi di Giovanni Valotti, presidente di A2A e docente di management delle Amministrazioni Pubbliche e della Prof.ssa Greta Nasi che alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi coordina l’area dedicata al management Pubblico. Modererà i lavori il caporedattore di Vita Stefano Arduini.

La pluralità degli ospiti e delle competenze cerca di rispecchiare la complessa e poliedrica identità delle periferie che sono uno spazio geografico, architettonico, sociale e politico che necessita di un’analisi non frammentata.

Così i giovani di nextPa vogliono partire proprio dalle aule universitarie della Bocconi con la speranza che siano calde di idee ed ideali, per far rinascere una vera e propria passione civile per le periferie, per costruire non una serie di progetti, ma un processo vivo di riavvicinamento culturale e spaziale. L’evento del 21 Febbraio vuole essere un punto di partenza per unire storie, progettualità professionali ed energie propositive che una comunità accademica come quella bocconiana può sprigionare e mettere in gioco studiando nuovi strumenti di aggregazione, innovazione sociale, partecipazione, inclusione oggi così necessari.

Se infatti i “rammendi” urbani dei grandi architetti sembrano non essere sufficienti, nuove trame devono essere tessute con le migliori risorse a disposizione: dal terzo settore ai professori della Bocconi, passando per architetti originali per arrivare ai sogni mai troppo grandi di qualche studente.

In apertura foto di Lauren Livingston/Unsplash


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