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Rigenerare spazi urbani da condividere, la sfida di culturability

Al via la call di Fondazione Unipolis che mette a disposizione 400mila euro per progetti culturali innovativi
 che rigenerano spazi, ex siti industriali, edifici abbandonati. Tra le novità dell'edizione 2017 la collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo

di Antonietta Nembri

La cultura come leva di sviluppo economico. È questo il punto di partenza di “culturability”, il bando promosso da Fondazione Unipolis la cui quarta edizione ha preso il via oggi – giovedì 16 febbraio – con la presentazione a Milano nella nuova sede della Fondazione Feltrinelli.
Walter Dondi, direttore della Fondazione nel presentare questa nuova call è partito proprio da qui dalla cultura e dal suo essere «una leva per lo sviluppo sostenibile». La Fondazione, ha aggiunto Dondi «ci mette le risorse economiche e il lavoro di supporto per dare a chi partecipa gli strumenti per strutturare i progetti». Sono 400mila i fondi a disposizione per i progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale capaci di rigenerare e dare nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o in fase di transizione. La novità dell’edizione 2017, ha ricordato ancora Dondi è la collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività cultura e del Turismo, in particolare la Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DG AAP). Prosegue la collaborazione con i partner ormai storici del bando di Fondazione Unipolis: Avanzi/Make a Cube e Fondazione Fitzcarraldo

Online su culturability.org è possibile, fino al 13 aprile per organizzazioni sociali, imprese e cooperative culturali o team informali (formati per lo più da under 35) candidare i propri progetti. Come ha sottolineato Roberta Franceschinelli, responsabile del progetto culturability due sono i temi sviluppati fin dalla prima edizione: coesione e inclusione.

«Fin dalla prima edizione i progetti più innovativi erano caratterizzati da una grossa connessione con i territori. Anche quest’anno al centro della call vi è la cultura, l’innovazione intelligente e sostenibile e – ha rimarcato – con un impatto sociale». Cooperare è un dei leit motiv al punto che Franceschinelli ha aggiunto «questo non è un bando per solitari». Si guarda ai giovani perché i progetti che saranno premiati saranno quelli che non solo saranno sostenibili a livello economico, ma anche capaci di promuovere posti di lavoro. Un bando aperto con un unico limite: quello anagrafico.

Fra le proposte pervenute, ne saranno selezionate 15 che avranno l’opportunità di partecipare a un percorso di formazione nei mesi di giugno e luglio. Tra queste, nel mese di settembre, una Commissione di valutazione selezionerà i 5 progetti finalisti che riceveranno 50mila euro ciascuno e continueranno l’attività di accompagnamento e mentoring. Gli altri 150mila euro saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare ai programmi di supporto.

Esmeralda Valente, della DG AA ha spiegato che grazie alla collaborazione con il ministero sarà messo a disposizione un ulteriore contributo perché «far partire la rigenerazione urbana attraverso la cultura è uno dei nostri obiettivi e il vostro progetto culturability va in questa direzione». Fra i 15 finalisti, in aggiunta ai 5 progetti beneficiari del contributo di Fondazione Unipolis, la Commissione di Valutazione selezionerà altri 2 progetti ai quali attribuire una menzione speciale e un contributo del valore di 10 mila euro ciascuno «desidereremmo che aree ed edifici pubblici possano essere rigenerati» ha concluso Valente.

Nelle immagini la presentazione del bando in Fondazione Feltrinelli a Milano


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