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La Chiesa Avventista contro usura e gioco d’azzardo

In prima linea contro l’usura e il gioco d’azzardo. Questa è la missione di Fondazione Adventum Onlus, nata nel 1995 per volontà della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. Ecco la storia

di Marco Dotti

In prima linea contro l’usura e il gioco d’azzardo. Questa è la missione di Fondazione ADVENTUM Onlus, nata nel 1995 per volontà della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno. Una missione che sta trovando sempre più spazio e energie nella società civile, come raccontiamo in questo articolo e nel numero di marzo di Vita, in distribuzione da oggi e da sabato anche in edicola (acquistabile sul nostro store: qui), interamente dedicato all'azzardo.

La costellazione avventista

Sorta negli Stati Uniti e presente in Italia dal 1864, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno è una comunità evangelica attiva sul territorio nazionale, sia nella predicazione della Bibbia, sua «unica regola di fede», sia in varie iniziative sociali. Non ultime, la campagna contro l’usura, per l'educazione alla legalità, per promuovere percorsi di formazione e prevenzione del sovraindebitamento e per offrire un aiuto economico a coloro che si trovano in condizioni di precarietà. Sono più di 2000 le famiglie aiutate e oltre 17 i milioni di euro erogati in piccoli prestiti da Adventum.

La Chiesa si sostiene autofinanziandosi attraverso le decime e le offerte volontarie dei suoi fedeli e nel 1986 ha stipulato con il Governo italiano un’Intesa poi diventata legge: la legge n. 516 del 1988, con la quale lo Stato regola i propri rapporti con la Chiesa Avventista del Settimo Giorno.

In Italia, sono oggi 140 le chiese cristiane avventiste, con 9517 membri, 13mila simpatizzanti e 66 pastori. Chiese alle quali si affianca una casa editrice indipendente, ADV, un Istituto di Cultura Biblica a Firenze (dove ha sede la Facoltà di Teologia riconosciuta dallo Stato italiano), una Casa di Riposo a Forlì, una Associazione per la Salute e un Centro Giovanile a Poppi (Arezzo), un centro polivalente a Piazza Armerina (Enna), una settantina di centri per l’assistenza ai poveri e per attività sociali, 9 emittenti radio in FM che trasmettono anche in streaming su Internet e via satellite ed una televisione web.

Sul sociale, la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno si dichiara «comunità di servizio, con programmi di solidarietà e azione per ridurre la sofferenza, fornire assistenza e soluzioni agli emarginati, offrire indicazioni per un stile di vita sano, educare alla difesa e al rispetto dei diritti e delle libertà individuali». Per questo ha sviluppato numerosi servizi per il sociale tramite l’agenzia umanitaria Adra Italia, l'Associazione Vita e Salute, la Casa di riposo "Casa mia" di Forlì, l'Istituto Avventista di Cultura Biblica e, appunto, la Fondazione ADVENTUM Onlus.

La posizione sull'azzardo

Sull'azzardo, la posizione della Chiesa Avventista del Settimo Giorno è espressa nella Dichiarazione votata dal Comitato Amministrativo della Conferenza Generale degli Avventisti del 7° giorno (ADCOM), per essere diffuso in occasione della Sessione della Conferenza Generale di Toronto, in Canada, dal 29 giugno all’8 luglio 2000. Ecco cosa prevede la Dichiarazione:

«L’idea di guadagnare alle spalle altrui è divenuta una piaga moderna. La società paga, per questo, un costo sempre più crescente dovuto ai crimini associati, al sostegno alle vittime, e al fallimento della famiglia: tale costo mina inevitabilmente la qualità della vita. I Cristiani Avventisti del Settimo giorno si oppongono da sempre al gioco d’azzardo perchè incompatibile con principi cristiani. Il gioco d’azzardo non è una forma appropriata per divertirsi né un mezzo legittimo per raccogliere fondi». Proprio per questo, «l’organizzazione della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno non giustifica lotterie e tombole quali mezzi per raccogliere somme di denaro, e raccomanda i propri membri a non partecipare a queste attività, anche se basate sulle migliori intenzioni. La chiesa non giustifica neppure i giochi d’azzardo organizzati dallo Stato. La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno rivolge un appello a tutte le autorità affinché impediscano la proliferazione con i suoi effetti devastanti sugli individui e sulla società. La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno si oppone al gioco d’azzardo, così come è stato definito più sopra, e non sollecita né accetta offerte che derivino direttamente da questo» (per leggere il testo integrale della Dichiarazione, clicca qui).

Il gioco d’azzardo non è una forma appropriata per divertirsi né un mezzo legittimo per raccogliere fondi. L’organizzazione della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno non giustifica lotterie e tombole quali mezzi per raccogliere somme di denaro, e raccomanda i propri membri a non partecipare a queste attività, anche se basate sulle migliori intenzioni. La chiesa non giustifica neppure i giochi d’azzardo organizzati dallo Stato. La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno rivolge un appello a tutte le autorità affinché impediscano la proliferazione con i suoi effetti devastanti sugli individui e sulla società.

Chiesa Avventista del Settimo Giorno

La Fondazione Adventum

Fin qui i principi. Poi c'è il passaggio all'atto. Vediamo allora le iniziative di ADVENTUM. Con la campagna Solo se puoi la Fondazione ha attivato il servizio di help line: un servizio e un osservatorio sul sovraindebitamento legato, molto più di frequente di quanto si pensi, al fenomeno dell’azzardo e, inevitabilmente, dell'usura.

Come spiega l’avvocato Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura e membro del Cda di Fondazione Adventum: «Il servizio che offriamo, anche tramite l’help line, è molto utile, in quanto si interfaccia con un problema in costante crescita. Quello del sovraindebitamento. Basti pensare che il numero delle persone sovraindebitate e a rischio usura aumenta del 20% su base annua in modo esponenziale».

Per contrastare il fenomeno, la Fondazione Adventum mette in campo azioni di: a) prevenzione attraverso l’educazione a un uso consapevole e responsabile del denaro; b) l’ascolto; c) l’offerta di una concreta soluzione finanziaria, grazie allo strumento del Fondo di Prevenzione dell’Usura.

Dati dall’8 febbraio 2016 (quando è iniziato il servizio di help line) al 3 dicembre 2016:

  • sono stati gestiti 446 contatti (attraverso telefonate o mail) con un trend in crescita dalla seconda metà di ottobre a oggi, poiché la media dei nuovi contatti utili settimanali è passata da 10 a 13.
  • l’utenza è composta per il 51% da uomini, e per il restante 49% da donne.
  • la problematica esposta per l’1% riguarda l’usura, mentre per il 99% il sovraindebitamento.
  • il 39% dell’utenza proviene dal Sud e dalle Isole, il 26% dal Centro e io 35% dal Nord.

La presa in carico della persona è a 360 gradi, non solo dunque per fornire un aiuto concreto e immediato, ma anche ascolto e consigli che in molti casi risultano risolutivi.

Fondo prevenzione dell'usura e Legge 108

L’articolo 15 della legge 108 del 1996 prevede che il Fondo di prevenzione dell’usura sia a disposizione di Associazioni e Fondazioni riconosciute, per garantire finanziamenti alle persone in difficoltà economica e a rischio usura che non hanno accesso al credito legale, ossia quelle rifiutate dal circuito delle banche, in quanto ritenute non affidabili. I fondi non vengono erogati direttamente ai richiedenti, ma direttamente destinati al pagamento di crediti legittimi preesistenti.

Come dichiara l’avvocato Ciatti: «Su 100 persone escluse dal credito bancario, 65 restituiscono il debito, mentre delle restanti 35 buona parte non restituisce a causa di un peggioramento della situazione finanziaria, per motivi indipendenti dalla propria volontà. Serve dunque una riflessione in merito ai criteri con cui le banche stimano affidabili i richiedenti prestito. Inoltre lo scarto tra le persone bisognose del Fondo e quelle che ne fanno richiesta è ampio. Il motivo sta nella scarsa informazione e comunicazione in merito all’esistenza di tale opportunità. Anche per questo, dunque, una campagna come Solo se puoi risulta molto importante».

Un altro strumento normativo di supporto alle persone sovraindebitate e a rischio usura è fornito dalla Legge 3 del 2012 che vuole agevolare e rendere più celeri le procedure per l’accesso ai benefici economici previsti dalla legge in favore delle vittime di usura e racket. In particolare mette a disposizione lo strumento dell’Accordo di Composizione della Crisi con cui il debitore può proporre ai creditori la dilazione del pagamento dei debiti; la remissione parziale dei debiti; la dilazione del debito ridotto per effetto della remissione parziale.

Se la legislazione tende una mano a chi è sovraindebitato e a rischio usura, a patto che venga opportunamente comunicata, il problema, come sottolinea l’avv. Ciatti resta «l’applicazione concreta della legge stessa. Lo dimostra il considerevole scarto, esistente tra le persone che vivono il disagio sociale in questione e quelle che hanno usufruito degli strumenti messi a disposizione della normativa».

Le persone che si rivolgono ad ADVENTUM sono per la maggior parte soggetti con più rate mensili per finanziamenti che non riescono a sostenere il rimborso delle rate, e che, proprio a causa delle morosità accumulate, non sono più accolte dal sistema creditizio per inaffidabilità finanziaria. Sottolinea ancora l’avvocato Ciatti: «Parliamo di persone con una capacità di racconto di sé e dei propri problemi molto bassa, soprattutto a causa del disagio psicologico e del sentimento di vergogna che li accompagna. Inoltre la maggior parte di loro non ha gli strumenti per affrontare da solo il problema».

Il denaro e il serpente dell'usura

Lo stato di rischio e di eccessiva esposizione può nascere danto da contingenze negative (diminuzione del reddito mensile, aumento delle spese), sia da una poco oculata gestione del budget famigliare (troppi debiti con società finanziarie, senza aver calcolato razionalmente la reale capacità di restituirli, tenendo conto delle spese fisse come utenze, vitto, affitto o mutuo). La fase dell'ascolto è importante, ma è altrettanto importante capire se, ci spiegano dalla Fondazione, «il disequilibrio può tornare in assetto in modo naturale o se intervenire con la prestazione di garanzia da parte di ADVENTUM per ottenere un prestito bancario finalizzato esclusivamente al consolidamento dei debiti e andando così a creare una rata mensile unica e adeguata alle reali capacità di rimborso della famiglia».

Spesso, raccontano da ADVENTUM, «siamo contattati da persone che si trovano soltanto in un momento di difficoltà, non c’è nessuna situazione cronica di insostenibilità. Si tratta di casi in cui la famiglia ha vissuto un cambiamento che ha portato qualche temporanea ripercussione sull’equilibrio finanziario, ma è ripristinabile. Non essendo abituati al deficit finanziario, le persone vivono con ansia e smarrimento la situazione e con saggia intuizione cercano informazioni». E qui, con il finanziamento racconto con le decime e l'8X1000, la Fondazione interviene. Anche sul tema dell'azzardo, che sta diventando sempre più una causa di sovraindebitamento, squilibrio e usura. A questo fine, ci raccontano da ADVENTUM, «attiveremo ollaborazioni con enti pubblici e organizzazioninon profit a sostegno
di progetti di contrasto al gioco d’azzardo e alla cura di persone dipendenti dall'azzardo».

Immagine in copertina: Inti Ocon/Afp/Getty Images


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