Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Tahiti lancia il suo primo incubatore di startup

Stéphane Chin Loy, presidente della Camera di Commercio, Industria, Servizi e Mestieri della Polinesia francese (CCISM) e Christian Vanizette, co-fondatore della piattaforma Makesense hanno annunciato il 16 marzo il lancio di PRISM, il primo incubatore di start up della regione, nel corso del Digital Festival Tahiti 2017.

di Cristina Barbetta

Durante il Digital Festival Tahiti 2017 Tahiti ha lanciato il 16 marzo il suo primo incubatore di start up. Qui Stéphane Chin Loy, presidente della Camera di Commercio, Industria, Servizi e Mestieri della Polinesia francese (CCISM) e Christian Vanizette, co-fondatore della piattaforma Makesense hanno annunciato il lancio di PRISM, il primo incubatore di start up della regione.

Nato e cresciuto in Polinesia francese, diplomato all’Euromed di Marsiglia, Christian Vanizette ha cofondato a 26 anni MakeSense, un network globale open source di migliaia di persone appassionate di imprenditoria sociale in grado di risolvere le sfide di imprenditori sociali in tutto il mondo. Vanizette ha anche fondato l’incubatore SenseCube con sede a Parigi La prestigiosa rivista Forbes l’ha incluso nella lista dei 30 under 30 più influenti imprenditori sociali in Europa.

L’obiettivo dell’incubatore, dice Christian Vanizette, è di connettersi alla French Tech per avere accesso a tutto il suo ecosistema di startup attraverso il mondo.

«Il termine “French Tech” designa tutti coloro che lavorano nelle start-up o per le start-up francesi in Francia o all’estero. Gli imprenditori in primo luogo, ma anche gli investitori, i designer, gli sviluppatori, i grandi gruppi, le associazioni, i media, gli operatori pubblici, … che si impegnano per la crescita delle start-up da un lato e la loro diffusione internazionale dall’altra parte. » La French Tech è un’iniziativa sostenuta dal governo francese e un marchio collettivo e aperto per designare e valorizzare l’ecosistema delle start up francesi in Francia e all’estero. Ci sono 22 hub in tutto il mondo.

«Il nuovo incubatore vuole incitare i giovani polinesiani a impegnarsi nel mondo dell'imprenditoria e nello stesso tempo ad accompagnare i progetti più promettenti», spiega il giornale L’Usine Digitale.
Forte della sua esperienza nell’accompagnamento di start-up sociali e innovative, Christian Vanizette condivide la sua expertise e accompagna il funzionamento dell’incubatore, come sottolinea l’articolo.
«Abbiamo anche delle postazioni a disposizione per le startup straniere che vogliono venire a trovarci e condividere la loro esperienza con gli imprenditori locali», dice Vanizette.

Una diffusione internazionale
«E’ necessario che le startup abbiano una visione internazionale, che superino le frontiere e rompano le barriere», afferma Chin Loy nell’articolo, perchè , «per la sua posizione geografica, la Polinesia francese è strettamente connessa all’Asia, agli Stati Uniti e all’America del Sud. Una posizione strategica per andare a sedurre gli investitori stranieri di queste zone per svilupparsi» continua Loy.

La call per la candidature è aperta dal 18 marzo e la chiusura è fissata il 30 aprile 2017, per iniziare poi a lavorare nell’incubatore a partire dal 18 maggio. In totale da 6 a 10 progetti saranno selezionati per entrare a far parte di PRISM.

Foto: dalla pagina Facebook di Christian Vanizette
Da sinistra a destra: Teva Rohfritsch, Vice Presidente della Polinesia francese, Jean-Christophe Bouissou, Ministro del digitale, Stéphane Chin Loy, Presidente della CCISM e il rappresentante dell'Alto Commissariato della Repubblica in Polinesia.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA