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Le gite scolastiche? Quest’anno vanno in detrazione

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare per presentare le novità e dare chiarimenti in vista della prossima dichiarazione dei redditi. Agevolazioni per bici e cucine acquistate da disabili, novità per i contributi alle badanti e molte sulle spese collegate alla scuola

di Sara De Carli

Agenzia delle Entrate e Consulta nazionale dei Caf hanno presentato a Roma la prima circolare-guida sul visto di conformità per il prossimo 730. Un documento “omnibus”, di prossima pubblicazione darà tutte le informazioni corrette, trasparenti e aggiornate agli addetti ai lavori e ai contribuenti. In sintesi qui le novità più vicine alle famiglie.

Persone con disabilità
L’agevolazione riconosciuta alle persone con disabilità per le spese sanitarie (rigo E3) spetta anche per l’acquisto di una bicicletta elettrica a pedalata assistita, anche se non compresa nel nomenclatore tariffario delle protesi, a condizione che il contribuente produca, oltre alla certificazione di invalidità o di handicap, un certificato del medico specialista della Asl attestante il collegamento tra la bici e le difficoltà motorie.
L’acquisto della cucina da parte del contribuente disabile è agevolato con riferimento alle componenti meccaniche, elettroniche o informatiche finalizzate a facilitare il controllo dell’ambiente.

Badanti
I contributi previdenziali versati per le badanti possono essere dedotti anche nel caso in cui la persona addetta all’assistenza sia stata assunta tramite un’agenzia interinale e il contribuente li abbia quindi rimborsati all’agenzia stessa, a patto che quest’ultima rilasci una idonea certificazione.

Mensa scolastica e post scuola
La detrazione pari al 19% delle spese per la frequenza scolastica si estende ai costi sostenuti per la mensa e copre anche i servizi integrativi come il pre e il post scuola e l’assistenza al pasto. Il bonus scatta anche se il servizio è reso tramite il Comune o altri soggetti terzi rispetto alla scuola e se non è stato deliberato dagli organi di istituto. Si tratta, infatti, di un servizio previsto dall’ordinamento scolastico per tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Gite scolastiche
La detrazione c’è anche sulle spese per gite scolastiche, per l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa, come per esempio corsi di lingua, teatro, etc, deliberato dagli organi d’istituto.

ITS
Beneficiano quindi della relativa detrazione le spese sostenute per la frequenza degli Istituti tecnici superiori (poiché assimilabili alle spese per la frequenza di corsi universitari). Per lo stesso motivo, gli studenti degli Its hanno diritto a usufruire anche della detrazione per canoni di locazione.

Medicinali senza prescrizione
Non è più necessario conservare la prescrizione medica per poter portare in detrazione le spese sanitarie relative all’acquisto di medicinali, anche veterinari. Sono ammesse alla detrazione fiscale anche le spese per i farmaci senza obbligo di prescrizione medica acquistati online da farmacie ed esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza

Aggiornamento
È ora dispobile una guida dettagliata (a questo link), che chiarisce come fare per usufruire delle detrazioni in qualsiasi campo. In allegato il pdf delle due pagine relative alle spese per l'istruzione non universitaria. Tra le spese ammesse alla detrazione rientrano le tasse (a titolo di iscrizione e di frequenza) e i contributi obbligatori, dice l'Agenzia delle Entrate. Vi rientrano inoltre i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica e cita come esempi espliciti la mensa e i servizi scolastici integrativi quali l’assistenza al pasto e il pre e post scuola. Ma anche le gite, l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto (corsi di lingua, teatro, ecc., svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza). «Se le spese sono pagate alla scuola, i soggetti che prestano l’assistenza fiscale non devono richiedere al contribuente la copia della delibera scolastica che ha disposto tali versamenti. La delibera va richiesta, invece, nel caso in cui la spesa per il servizio scolastico integrativo non sia sostenuta per il tramite della scuola, ma sia pagata a soggetti terzi (ad esempio all’agenzia di viaggio)». La detrazione per le spese di frequenza sopra indicate è calcolata su un importo massimo di euro 564 per l’anno 2016 per alunno o studente, da ripartire tra gli aventi diritto.

Foto Giovanni Cena


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